Da sempre, nella storia dei videogiochi, ci sono state opere che hanno preannunciato l’inesorabile avvicinarsi della fine di una generazione videoludica, e Control di Remedy Entertaiment rientra in questa speciale categoria. L’atipico tps della software house finlandese mise infatti a dura prova le console di tutto il mondo, palesando la necessità del grande salto verso la next gen. Ne abbiamo avuto la dimostrazione plastica proprio in questi giorni, provando in anteprima Control: Ultimate Edition per PlayStation 5.
Le prime immagini di Control ci riportarono al lontano 2004, quando giocavamo al buon Psi Ops: The Mindgame Conspiracy di Midway Games, e fu amore a prima vista. Il pensiero di poter mettere le mani su un gioco scritto da Sam Lake, con una una protagonista dotata di poteri psichici e mosso da un engine poderoso come il Northlight, ce lo fecero ascrivere ai primi posti della nostra wishlist personale.
Un amore, però, corrisposto solo a metà rispetto alle nostre aspettative. Sebbene ci fossimo indubbiamente divertiti nell’affrontare le vicende di Jesse Faden, l’amalgama (clinicamente dissezionata nella recensione del nostro Alessio Filippelli) ci deluse in parte: una trama suggestiva ma inconcludente, un gameplay spettacolare ma con poca profondità, un generale sbilanciamento delle armi e una scarsa diversificazione dei nemici (e di conseguenza delle strategie in combattimento) contribuirono a sgonfiare il grandissimo entusiasmo iniziale.
Control: Ultimate Edition include anche i suoi DLC
Control: Ultimate Edition ci si presenta oggi completo dei due DLC usciti in questi mesi: The Foundation e AWE – Altered World Event. Seppur di buona qualità realizzativa, i due contenuti si sono rivelati una mera espansione dell’esperienza ludica di base, senza aggiungere un reale valore né alla cornice narrativa né al gameplay in generale.
In The Foundation il neodirettore Jesse Faden risponde alla richiesta d’aiuto del Consiglio: le fondamenta dell’Oldest House sono sotto attacco, e deve porvi rimedio prima che sia troppo tardi. Sorprendentemente questa vicenda viene legata alle sorti di un personaggio non particolarmente rilevante come la responsabile delle operazioni, Helen Marshall, lasciandoci invece orfani del più discusso Professor Darling.
La mappa di gioco è votata all’esaltazione delle capacità di lievitazione della protagonista, e prevede due nuove abilità: Frattura e Crea, che fattivamente non restituiscono però quella libertà di movimento e di combattimento che ci si aspetterebbe da una ambientazione specificatamente pensata per esse, prestando il fianco ad una fastidiosa sensazione di ripetitività per tutte le 4/5 ore di gioco.
Sostanzialmente, The Foundation propone un interessante spunto narrativo d’approfondimento, ma un gameplay senza una rielaborazione concreta delle meccaniche di base.
Dopo aver concluso la missione principale “Il volto del mio nemico” verremo colti da una inaspettata visione: Alan Wake, l’indimenticato eroe dell’omonimo gioco e protagonista virtuale del secondo DLC, intitolato Altered World Event (qui la recensione approfondita, sempre a opera di Alessio Filippelli).
La trama di questo episodio collega le vicende di Bright Fall alle attività investigative paranormali del Federal Bureau of Control, confermando l’esistenza di un vero Remedy Connected Universe. Il Direttore Faden si troverà a dover combattere contro un nemico diverso, addentrandosi nei meandri del Dipartimento Investigativo. La dicotomia tra oscurità e luce sarà la chiave di volta del gameplay di AWE: i puzzle ambientali e i vari scontri contro i boss sono infatti basati sulla capacità di dominare questi due elementi grazie alle capacità psicocinetiche della protagonista.
Sfortunatamente, pad alla mano, il tutto si risolve senza veri e propri guizzi di design che rinfreschino la formula esplorata abbondantemente nella missione principale. E sebbene a livello narrativo si palesi l’interessante possibilità che l’intera avventura di Control sia frutto dell’immaginazione letteraria di Alan Wake, questo crossover ludico risulta non del tutto riuscito e parzialmente insoddisfacente.
Control: Ultimate Edition è finalmente libero dai vincoli old gen
All’uscita, Control soffriva delle limitazioni hardware delle console di destinazione: caricamenti delle texture lente, stuttering e cali di framerate durante i combattimenti affliggevano visibilmente il titolo, pur non inficiandone drammaticamente la fruibilità.
Su PS5 invece, finalmente, potremo godere di tutta la potenza di fuoco del Northlight Engine con due diverse modalità di gioco tra cui scegliere: una che punta al dettaglio e alla qualità dell’illuminazione, limitando a 30fps il framerate ma donandoci in cambio uno splendido raytracing; l’altra invece tutta incentrata sulla fluidità di gioco, a 60fps.
Dal punto di vista prestazionale il gioco gode di un’ottima fluidità in entrambe le modalità, e la responsività dei controlli è ora assolutamente compatibile al ritmo forsennato di quegli scontri che tra esplosioni, particellari e lanci di oggetti costituirono un macigno pesantissimo per gli hardware di vecchia generazione. Ciononostante la grafica non tocca le vette di dettaglio raggiunte da un PC di fascia enthusiast, e la differenza si nota principalmente nel livello di dettaglio dei riflessi e nel LOD. Complessivamente però la resa a schermo è assolutamente pregevole, considerando il fatto che Control non è né un’esclusiva costruita ad hoc sulla macchina né un gioco dal budget stratosferico.
Più che palpabile è anche la maggiore velocità nei caricamenti, sia dopo una morte che da un salvataggio. Nella versione PS5 è stato aggiunto il supporto al Dual Sense, implementato in modo estremamente gradevole (sentirete letteralmente Jesse camminare!). Presenti anche dei nuovi aiuti in game nel caso si incontrino difficoltà nella progressione di gioco.
Control: Ultimate Edition, in buona sostanza, è ancora il buon gioco che abbiamo conosciuto nell’agosto del 2019 (pur coi suoi difetti), e questa è sicuramente la versione d’elezione per chi desideri giocarlo e non lo abbia ancora acquistato. L’incredibile aumento delle prestazioni e della qualità d’immagine rispetto alle vecchie console però potrebbero valere una seconda run anche ai veterani del titolo.
Ma vi avvertiamo che qualora voleste giocare la versione next gen su PS5, non sarà possibile importare i salvataggi dall’edizione old gen. Se siete utenti Playstation, infine, questo mese c’è la possibilità di riscattare gratuitamente Control: Ultimate Edition grazie al servizio Playstation Plus.