La città di Chicago ha visto un incremento del 135% dei furti d’auto, rispetto allo scorso anno. La causa? Ovviamente GTA 5. Il celebre gioco della Rockstar, assunto ormai a causa primigenia di tutti i mali, si trova al centro di una proposta di emendamento ad una legge che regola la vendita e la distribuzione di videogiochi con contenuti ritenuti violenti.
Ma andiamo con ordine: cosa ha scatenato questa ennesima crociata contro GTA 5? La presenza di minori di 16 anni coinvolti in questo tipo di reato che, secondo alcuni, sono vittime della seduzione verso il crimine a causa dei contenuti di Grand Thief Auto 5. Ad esempio, il recente arresto di un ragazzino di 14 anni per furto di un auto nei confronti di un poliziotto fuori servizio o l’età estremamente bassa dell’ultimo minore arrestato per tali motivazioni: 12 anni.
A corroborare la tesi ci sono non solo le recenti dichiarazioni del filantropo Early Walker, attualmente impegnato in una campagna contro i furti d’auto presso benzinai e centri commerciali, sull’impatto che giochi come GTA possano avere sui giovani ma anche il fatto che le motivazioni dietro a questi gesti siano piuttosto risibili, come il mero guidare per la città.
La soluzione proposta nell’emendamento presentato dal Rappresentante Marcus Evans Jr, quindi, pare essere vietare la vendita di videogiochi che raffigurino “furti d’auto con la presenza di un autista o passeggero“.
La pervicacia di moltissimi nel trovare le ragioni del fallimento dello stato sociale nei videogiochi assume sempre più connotazioni parossistiche e prive di ogni evidenza accademica. A nulla valgono i tantissimi studi scientifici che negano la correlazione tra violenza e/o l’incremento di essa e videogiochi come quella pubblicata dalla rivista Nature che abbiamo discusso in questo articolo qui o le opinioni di esperti del settore come questa.
E voi cosa ne pensate?
Fonte: FoxNews