Bloomberg oggi ha dedicato un articolo al mondo Rockstar Games e Grand Theft Auto 6. Chiaramente, GTA 6 ha catturato l’attenzione di tutti essendo il gioco più atteso degli ultimi 20 anni, però le informazioni svelate dalla testata statunitense non si limitano solo all’open world di R*, bensì anche al mondo lavorativo della compagnia in sé. Sembrerebbe infatti che Rockstar Games abbia migliorato le condizioni di lavoro all’interno dello studio, alleggerendo il carico di lavoro, impedendo il crunch e riducendo a zero gli abusi.
Cambiamenti positivi, quelli di Rockstar Games avvenuti dal 2018 ad oggi, volti a migliorare la vita lavorativa dei propri dipendenti. Particolare attenzione la merita il crunch, piaga vera e propria che ha afflitto diversi team di sviluppo, e Rockstar Games figurava tristemente tra questi. Basti pensare alle 100 ore settimanali a cui erano costretti i dipendenti durante lo sviluppo di Red Dead Redemption 2. Ed è proprio da quest’ultimo che si parte. Il team statunitense ha infatti aumentato il numero di Producer al fine di evitare straordinari e gestire meglio i lavori.
Anche la stessa programmazione di lavoro è stata migliorata e cambiata, il tutto in ottica di una miglior gestione del proprio personale. Lo stesso staff avrà ora molta più flessibilità nelle sue ore lavorative e le ferie, in generale la salute mentale dovrebbe averne beneficiato particolarmente.
Al fine di rendere la vita lavorativa ulteriormente più sana, il team ha licenziato tutti quei dipendenti che hanno avuti comportamenti irrispettosi e compiuto abusi più o meno gravi nei confronti dei loro colleghi. Anche questo, purtroppo, è un aspetto che recentemente ha visto coinvolti diversi studi importanti. È bello leggere, dunque, di una risposta da parte delle Software House, le quali stanno evidentemente prendendo la cosa seriamente.
Fonte: Bloomberg