Nell’ultimo periodo l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è al centro di numerosi dibattiti. Tanto per cominciare al momento l’acquisizione risulta in pausa a causa di alcuni accertamenti che la CMA, l’ente antitrust britannico, sta conducendo per verificare che l’acquisizione avvenga nel giusto modo e senza creare problemi ai competitor. A nutrire un certo timore verso questa acquisizione è anche la stessa Sony, preoccupata che in futuro Call of Duty possa abbandonare PlayStation e l’accordo proposto da Microsoft non sarebbe in alcun modo adeguato secondo per l’azienda.
Secondo il colosso giapponese Call of Duty è lo sparatutto più importante attualmente presente sul mercato e competere con un prodotto di tale rilievo sarebbe pressoché impossibile. In una recente intervista con The Verge Phil Spencer ha fatto sapere però che Microsoft ha già fatto una proposta a Sony per far rimanere il gioco su PlayStation.
“A gennaio abbiamo fornito un accordo firmato a Sony per garantire che Call of Duty arrivi su PlayStation, con parità di funzionalità e contenuto. Questo per almeno diversi anni oltre l’attuale contratto Sony, un’offerta che va ben oltre i tipici accordi del settore videoludico“.
La risposta di Sony non ha tardato ad arrivare. Intervistato da GamesIndustry.biz Jim Ryan ha avuto modo di esprimere la propria opinione a riguardo della proposta di Microsoft. Per Ryan l’offerta è “inadeguata sotto molti livelli“. L’offerta non terrebbe in considerazione un aspetto molto importante per Sony, l’impatto sui giocatori PlayStation.
“Non avevo intenzione di commentare quella che intendevo essere una discussione d’affari privata. Ora però sento il bisogno di mettere le cose in chiaro. Questo perché Phil Spencer ha parlato di questo nel forum pubblico“, ha dischiarato Ryan.
“Microsoft ha offerto a Call of Duty di rimanere su PlayStation solo per tre anni dopo la fine dell’attuale accordo tra Activision e Sony. Dopo quasi 20 anni di Call of Duty su PlayStation, la loro proposta era inadeguata su molti livelli. Non ha tenuto conto dell’impatto sui nostri giocatori. Vogliamo garantire che i giocatori PlayStation continuino ad avere un’esperienza con Call of Duty della massima qualità e la proposta di Microsoft mina questo principio“.
Insomma, sembra che il disaccordo tra le due aziende non sia destinato a terminare nel breve periodo. Una prima svolta potrebbe arrivare dopo il controllo della CMA, il cui verdetto potrebbe risultare decisivo per la risoluzione di questo problema. Fino ad allora non resta che aspettare.
Fonte: GamesIndustry.biz