Pare che siamo sempre più vicini alla “soluzione del caso”. Secondo quanto riportato dalla Polizia di Londra – e poi rilanciata dal giornalista Matthew Keys – emergono alcuni dettagli sul 17enne arrestato nei giorni scorsi. Si suppone che le autorità siano riuscite a stringere le manette attorno ai polsi dell’autore dell’attacco hacker a Rockstar Games che ha portato al leak di GTA 6.
Pur mancando ancora una dichiarazione ufficiale da parte delle forze dell’ordine, pare proprio che sia proprio l’adolescente l’autore dell’impresa. La sua posizione, già grave così, potrebbe essere aggravata dal fatto che non si tratti del suo primo reato. Il giovane, infatti, che si suppone faccia parte del collettivo Lapsus$, era già riuscito a bucare le difese di Microsoft e Nvidia. Per quei due attacchi, compiuti mesi fa, il giovane (identificato con le sole iniziali A.K.) era stato processato e condannato. La pena, sospesa, prevedeva una libertà su cauzione e alcune altre condizioni. In altri termini, A.K. avrebbe dovuto “rigare dritto”.
Ovviamente tali condizioni sono state infrante e questo potrebbe aggravare la sua posizione. Sempre secondo Keys – poi riportato da alcuni siti di informazione – a dare una mano a FBI e autorità britanniche, alcuni errori compiuti in fase di attacco. Questi errori, di cui non è specificata la natura, avrebbero condotto dritti al campanello dell’hacker. Gli stessi errori compiuti mentre trafugava GTA 6 (e si suppone il codice sorgente di GTA 5), vennero commessi durante gli attacchi a Microsoft e Nvidia a inizio anno.
Fonte: Matthew Keys – Polizia Londra