Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha di recente concesso un’intervista ai microfoni di Wired. L’articolo pubblicato sul portale parla principalmente di come questa blockchain cambierà dopo il Merge. Per chi non lo sapesse, questo progetto mira a far sì che l’utilizzo dell’energia venga ridotto notevolmente. In più, sarà più semplice riuscire a entrare in questo ambiente, riducendo il rischio di centralizzazione. Un punto di svolta, insomma, per Ethereum. Nel corso dell’intervista, inoltre, si è anche parlato di NFT e dei relativi videogiochi. Cosa bisogna fare per renderli un successo continuo nel tempo? Buterin ha provato a rispondere a questa domanda.
Buterin, prima di tutto, ha descritto le caratteristiche che un Non Fungible Token deve avere per avere successo nel tempo. Una di queste, la più importante, è che devono essere utili. Le varie immagini di arte e gatti non hanno avuto successo perché “per far sì che un NFT abbia un valore che duri nel tempo, deve avere dei benefici nel possederlo oltre al semplice fatto di dire che ce l’hai“, ha detto Buterin. Per i videogiochi, la questione è simile. Nell’intervista è stato preso in esame Axie Infinity.
Questo videogioco ha avuto un discreto successo l’anno scorso, almeno fino a quando non è stato hackerato. Da allora “non è ancora stato in grado di riprendersi. Il motivo, per come la vedo io, è che le persone che hanno creato questi giochi NFT di prima generazione hanno pensato che bastasse l’aspetto finanziario per rendere il gioco divertente. Ma chiaramente non è abbastanza, e un videogioco NFT o play-to-earn di successo deve essere divertente anche senza l’aspetto monetario. Chiunque riesca a creare un gioco blockchain che è prima di tutto divertente, allora avrà un progetto vincente“.
Ed è un ragionamento che non fa una piega. Ricordiamoci che i giochi sono nati per far sì che le persone si divertano. Se devi obbligarti a giocare perché altrimenti non guadagni, a quel punto il videogioco non è più tale e perde completamente tutto il suo significato. Lo diceva già Johan Huizinga nel suo Homo Ludens. Nel libro, Huizinga descriveva il gioco, tra le altre cose, come una attività slegata dalla produzione di valore economico. Per approfondire, vi rimandiamo al volume redatto dallo studioso olandese.
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Tra i videogiochi NFT rientra anche Ashfall, annunciato quest’anno. Questo gioco Non Fungible Token è stato creato da due ex-sviluppatori veterani di The Last of Us, Uncharted e Days Gone. All’interno del titolo, i giocatori potranno poi scoprire terre, costruire, vendere e condividere, esattamente come degli NFT veri e propri. Ashfall punta a essere un’esperienza open-world davvero next-gen che permetta ai giocatori di sfruttare le tecnologie odierne al fine di generare contenuti. Se volete approfondire di più la questione, vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato.
C’è da sottolineare come non tutti vedano di buon occhio i Non Fungible Token. Lo sviluppatore Mark Venturelli, per esempio, si è detto contrario a essi. E voi invece cosa ne pensate? Ditecelo, come sempre, nei commenti!
Fonte: Wired