Lo scorso luglio, il corpo senza vita di Kazuki Takahashi, creatore di Yu-Gi-Oh, venne ritrovato senza vita sulle coste di Okinawa. Takahashi, grande appassionato di snorkeling, aveva ancora addosso la tuta da immersione. Le autorità, dopo gli accertamenti di rito non avevano dubbi sulla causa del decesso: annegamento. Una fatalità, insomma. In un recente report di Stars and Stripes, quotidiano dell’esercito americano, sono però emersi alcuni dettagli inediti sulle eroiche gesta compiute da Takahasi prima di perdere la vita.
Come riportato da Stars and Stripes, il maggiore Robert Bourgeau sarebbe il soccorritore ad aver portato in salvo tre persone finite in pericolo a causa della marea che si stava abbattendo quel giorno nei pressi della Grotta della Sirena ad Onna, Okinawa. Il report pubblicato dalla testata afferma che mentre la marea di per sé era abbastanza pericolosa, ad aggravare la situazione sono state onde alte fino a sei piedi. La combinazione di questi due elementi avrebbe provocato una sorta di effetto vortice, iniziando a risucchiare i nuotatori rimasti bloccati in acqua.
Grazie alla sua preparazione fisica Bourgeau è stato in grado di trarre in salvo la coppia di civili. Poco da fare invece per un altro soldato americano. “Questa è stata una delle cose più difficili che abbia mai dovuto fare, ho lasciato andare l’uomo in modo da potermi salvare. Non pensavo che ce l’avrei fatta. Pensavo solamente ai miei figli“.
É in questo delicato momento però che diversi nuovi testimoni della vicenda affermano di aver assistito all’intervento di Kazuki Takahashi. Stando alle dichiarazioni Takahashi si sarebbe tuffato per soccorrere i malcapitati per sparire poco dopo tra le onde. “É morto da eroe. É morto cercando si salvare qualcun altro” commenta Bourgeau.
Il corpo dell’autore di Yu-Gi-Oh riemergerà due giorni dopo al largo della costa di Nago. Al momento la Guardia Costiera si rifiuta di confermare o meno l’intervento del mangaka in questa triste vicenda. Le sue azioni tuttavia sono dettagliatamente descritte nelle dichiarazioni fornite dai testimoni all’esercito.
Fonte: Stars and Stripes