Potrebbe essere la fine di un’era, quella di E3. Dopo le prime avvisaglie dei giorni scorsi, con le clamorose e annunciate assenze dei colossi principali: Microsoft, Nintendo e Sony, e dei publisher di rilievo come Ubisoft e Tencent, ESA e ReedPop hanno dato l’annuncio che era oramai nell’aria: E3 2023 non si farà. Ma è peggio di così: E3 potrebbe non farsi mai più.
A lasciarlo intuire la mail inviata dagli enti organizzatori a coloro che all’appello avevano risposto presente e avevano cominciato a organizzarsi per l’appuntamento di metà giugno. La missiva, condivisa da IGN lascia intendere che sì, ESA continuerà a impegnarsi nell’industria ma, a differenza dello scorso anno non viene fatta menzione alcuna per il futuro dell’evento. A riportare il contenuto della mail è la testata IGN.
“L’evento non ha riscosso l’interesse necessario” si legge tra le varie dichiarazioni inviate ai partecipanti già confermati. Interessante notare, come detto, l’assenza nella mail di riferimenti al prossimo anno. Riferimento invece inserito – alla buona – in un comunicato stampa citato ancora da IGN dove ReedPop ed ESA assicurano di voler continuare a collaborare a edizioni future di Electronic Entertainment Expo.
Così formulata, però, è una dichiarazione che sa già di sconfitta. Nel 2022, pur rimanendo invariato il motivo della cancellazione (pur non confermato in via ufficiale), i due enti promotori furono pronti a dichiarare di voler solo rimandare tutto di un anno per potersi organizzare in presenza (nel 2022 era previsto un evento digital-only). Tanto certi della riuscita da stabilire già allora i primi indizi sulle date poi confermate nel mese di settembre.
Questa volta non è successo. Questa volta, i due enti promotori hanno riconosciuto la debacle. Significa che E3 sia definitivamente arrivato al capolinea? Non ancora. Ma il timore, questa volta, è lecito.
Fonte: IGN