Insomniac Games ha confermato, in un’intervista concessa a IGN, che Venom doveva effettivamente fare la sua apparizione nel primo capitolo in maniera più marcata rispetto a quanto visto poi nel finale del gioco, tutto per giustificare un’eventuale tuta nera. Secondo Insomniac Games, infatti, la tuta avrebbe dovuto avere una funzionalità. Si trattava di un elemento troppo importante per essere introdotto con quel fine e, per tale motivo, il team ha rimandato il tutto a Marvel’s Spider-Man 2, dando ad essa non solo un moveset diverso e quasi brutale rispetto a quello abituale di Spider-Man, ma introducendo anche un rapporto, quello tra Venom e Peter, che influenzerà molto la vita di quest’ultimo.
Non si tratta certamente di una novità per chi segue i fumetti dell’Uomo Ragno. Il rapporto tra Venom e Peter è sempre stato particolare, con il primo che tentava di imporre la propria personalità sul secondo. Questo, poi, porterà i due a separarsi, con Venom che odierà a morte Peter Parker per non averlo accettato. Non è al momento chiaro se si arriverà a tal punto anche nel gioco, sebbene i segnali ci siano tutti, ma è certo che Venom influenzerà caratterialmente il personaggio.
Un assaggio lo abbiamo avuto già nel trailer. Nel finale possiamo infatti vedere un Peter Parker più serioso e freddo del solito, nonché svogliato nelle gesta da eroe. Lo Spider-Man classico sosterrebbe il passante appena salvato, mentre quello visto nel trailer di Marvel’s Spider-Man 2 getta un povero civile sul marciapiede con una certa noncuranza, senza tra l’altro sincerarsi della sua condizione.
Il trailer si conclude con Peter Parker/Venom che guarda Miles Morales, ed appare evidente un cambio di forma degli occhi che indica l’influenza di Venom nei confronti del ragazzo. L’introduzione del Simbionte non avrà dunque un semplice scopo di gameplay, ma anche di pura narrativa che porterà il gioco ad essere più cupo rispetto al predecessore. Forse Yuri Lowenthal si riferiva anche a questo, quando diceva che “non abbiamo visto nulla” su Spider-Man 2.
“Ci siamo impegnati il più possibile su tutto, dove c’è del gameplay, c’è una ragione narrativa a giustificarlo”, ha affermato Bryan Intihar, Creative Director di Marvel’s Spider-Man 2. “È ovvio, come avrete visto nel gameplay, il Simbionte influisce molto sui combattimenti, ma andrà ad agire anche sulla storia e su come essa si svolgerà. Se vedete la lore del Simbionte nei fumetti, ritroverete sicuramente quell’aggressività, quegli elementi di assuefazione in esso, e potete vedere la personalità di Peter cambiare”.
“Ciò che esploreremo di più in questo gioco è come questo (la presenza di Venom) impatterà sulle persone attoro a Peter. Come impatterà Mary Jane, Miles Morales e tutt gli altri. […] Avrete sentito Ganke chiedere alla fine ‘È sempre così, di solito?’, e Miles risponde ‘No, non è mai stato così. È diverso’. Il modo con cui Peter taglia fuori Miles mentre gli altri stanno parlando… Vogliamo che il Simbionte sia qualcosa di così serio che, nelle situazioni dove Peter non si comporterà come suo solito, ci chiederemo: quale sarà l’impatto che avrà con i suoi cari?”, conclude il Creative Director.
Fonte: IGN