L’ha condivisa Tom Warren di The Verge sul suo profilo Twitter. Il messaggio, che Howard allega alle “prime copie in circolazione” ripercorre per sommi capi il travagliato sviluppo di Starfield. Il gioco verrà lanciato ufficialmente per tutti il 6 settembre ma già oggi (1 settembre 2023) i proprietari delle edizioni premium possono metterci sopra le mani.
Di seguito vi proponiamo il testo integrale della missiva allegata da Howard alle prime copie (comprese quelle review). La traduzione è nostra. In fondo, nel tweet di Warren, l’originale integrale.
“In 30 anni di carriera non mi è mai capitato di allegare una lettera personale alle prime copie di un gioco. C’è da dire che in 30 anni non abbiamo mai fatto un gioco come Starfield. Sembra passata una eternità da quando abbiamo iniziato a parlare per la prima volta di un GDR a tema spaziale. Non ci sembrava fattibile, ma eravamo stati abbastanza fortunati da aver creato giochi come Fallout e The Elder Scrolls che noi (e molti altri) avevano apprezzato. Eppure, non riuscivamo a scrollarci dalla testa l’idea di esplorare la galassia in modi che solo i videogiochi ci avrebbero concesso. Quindi abbiamo fatto il salto. Realizzare non solo la prima nuova IP degli ultimi 25 anni ma anche la più ambiziosa, per noi” esordisce Howard nel primo paragrafo della missiva.
“Il primo concept di Starfield è stato messo su carta nel lontano 2013, poco più di 10 anni fa. Lo sviluppo iniziale è partito con un team piccolissimo, appena dopo la pubblicazione di Fallout 4 nel tardo 2015. Le fasi di creazione dei concept, dei design e delle tecnologie necessarie a realizzare la nostrea visione hanno richiesto più tempo del previsto. Nel 2020, il team – intanto arrivato a 275 membri – era spingeva al massimo, proprio mentre il mondo veniva messo sotto sopra dalla pandemia. Abbiamo dovuto trovare nuovi modi di lavorare insieme e di adattarci ai cambiamenti che stavano avvenendo nella nostra vita, compresa la dipartita del nostro fondatore e il successivo passaggio nelle mani di Xbox” prosegue il director.
E poi i passaggi più toccanti verso il fondo. “Ci sono stati giorni – molti giorni – in cui pensavamo che questo gioco non avrebbe mai visto la luce. Giorni in cui eravamo sicuri di aver fatto il passo più lungo della gamba. Lo sviluppo non è mai una strada dritta, spesso è un cammino scosceso e tempestato. Non potrei essere più fiero della passione e dedizione irrefrenabili dimostrate dal mio team nel voler creare qualcosa di davvero speciale. Non ci saremmo riusciti senza l’incredibile supporto che ci è stato dato da ZeniMax e Xbox. Abbiamo anche avuto l’aiuto da tantissimi partner nello sviluppo. Non possiamo poi dimenticare chi si è impegnato nel tradurre e registrare in altre lingue qualcosa come 3 milioni di parole”.
E in chiusura: “A nome di tutti a Bethesda: grazie anche a voi! Grazie per aver trovato il tempo di giocare. Grazie per aver trovato il tempo di condividere il vostro pensiero e la vostra avventura con il resto del mondo. Siamo oltre l’eccitazione (e siamo onesti, anche ansiosi) di sentire tutti. Creare questo gioco è stata una delle esperienze più stimolanti ed emozionanti della nostra carriera: un viaggio che non dimenticheremo mai. E arrivati alla fine di questo capitolo, passiamo a te il testimone. Ora può iniziare il tuo viaggio e speriamo sia emozionante quanto il nostro“.
Se volete, potete recuperare la recensione di Starfield realizzata per GameTime dal nostro Luca.