Starfield è sicuramente uno di quei titoli in grado di tenere compagnia ai giocatori per molto, molto tempo. I suoi 1.000 pianeti esplorabili richiedono infatti parecchie ore prima di poter essere visitati nella loro totalità. Questo senza contare tutti gli altri contenuti in grado di far girovagare gli esploratori per altrettanto tempo. Una recente intervista ha svelato però che in origine il gioco avrebbe dovuto avere ancora più contenuti opzionali al suo interno. Bethesda però ha dovuto in seguito accantonato diverse idee.
In una recente intervista con il The Washington Post Todd Howard ha raccontato che c’erano molte idee originali in Starfield ma che queste non sono state approvate per non rischiare di aumentare i lunghi tempi di sviluppo. “La data d’uscita iniziale, novembre 2022, era stata decisa mettendo in cantiere dei possibili ritardi. Proseguendo nello sviluppo, ci siamo accorti di essere in ritardo di una piccola percentuale rispetto alla tabella di marcia, ma in un gioco come questo, recuperare una piccola percentuale è un’azione che richiede molto tempo. Rinviare l’uscita è stata la decisione corretta“.
É a questo punto che Bethesda ha deciso di rivedere i propri piani, mettendo da parte circa un centinaio di proposte fatte all’interno del team di sviluppo. “Stavamo valutando anche la ricostruzione della Washington D.C. post-apocalittica di Fallout 3. Avevamo anche altri piani, delle idee, e alla fine abbiamo dovuto scartare tutto. Sapevamo che avremmo dovuto riscrivere parte dell’engine, quindi ci siamo concentrati su quello“.
Nonostante l’abbandono di queste idee Starfield si è dimostrato in ogni caso un titolo più che valido. Nonostante l’ultima fatica di Bethesda soffra di alcune problematiche più o meno evidenti, il gioco sta riuscendo ad intrattenere migliaia e migliaia di giocatori in tutto il mondo grazie al suo vastissimo universo.
Fonte: The Washington Post