Lo ha detto durante una intervista concessa al portale VGC. Con Dragon’s Dogma 2 e in particolare con l’open world del GDR, l’azienda giapponese ha confessato di aver guardato con attenzione al lavoro svolto da Rockstar Games con Grand Theft Auto 5.
Nella sua intervista, Itsuno afferma che con questo secondo capitolo il suo team stia provando a superare quei limiti tecnici e concettuali presenti al momento della pubblicazione del precedente, datato 2012 e arrivato su PlayStation 3 e Xbox 360. Le limitazioni tecniche hanno imposto di ridimensionare il mondo aperto del primo capitolo, non solo per l’estensione della mappa ma anche – e soprattutto – per la sensazione di vitalità che questa offriva. GTA 5, uscito l’anno dopo il GDR Capcom, riusciva invece a rendere Los Santos una città popolosa e – almeno in apparenza – viva e reattiva, una caratteristica mano a mano leggermente migliorata con alcuni update.
Nell’intervista, Itsuno ha ammesso di aver ammirato il lavoro di Rockstar. Il director lascia intendere che parte dell’ispirazione per Dragon’s Dogma 2 provenga proprio dal modo in cui la compagnia americana ha messo a punto il suo free roaming. “Mi piace l’idea che gli NPC diano l’idea di star andando avanti con la loro vita indipendentemente dalle interazioni con i giocatori” afferma Itsuno.
Nei giorni scorsi, Capcom ha pubblicato un corposo approfondimento riguardo Dragon’s Dogma 2. Il gioco non ha ancora né una data né un periodo di uscita, ma Capcom si aspetta di distribuirlo per il prossimo anno.