Dopo la nostra anteprima, è arrivato il momento della recensione di Super Mario Bros Wonder, il nuovo platform a scorrimento 2D, che fa della meraviglia il principio cardine delle suo design. Un elemento che apparentemente aveva incuriosito e lasciato perplessi molti fan della grande N ma che abbiamo potuto esplorare fino in fondo e comprenderne le varie sfaccettature ludiche.
In questo Super Mario Bros Wonder, la trama assume una importanza del tutto marginale se non per dare un minimo di gancio narrativo all’intera avventura di Mario e soci nelle terre del Regno dei Fiori.
In breve: la trama di Super Mario Bros Wonder
Così come anticipato, i nostri eroi si ritrovano a dover affrontare l’ennesima battaglia contro il nemico storico Bowser che ha rubato un Fiore Meraviglia e si è fuso con il castello del Principe Florian, reggente del Regno dei Fiori, trasformandosi in una fortezza volante spaventosa. Come si può notare, le basi del racconto sono piuttosto basilari e scontate ma considerando che il cuore dell’opera sta nel suo gameplay, è comprensibile che questo comparto non sia stato elaborato in una forma più complessa. Al netto di queste considerazioni, i brevi passaggi narrativi sono piacevoli e offrono una gradita pausa tra il completamento dei vari stage di gioco.
Dal punto di vista estetico, Wonder offre un orizzonte visivo colorato, vivace e ben caratterizzato al punto da diventare quasi psichedelico quando vengono triggerate le fasi di “wonder” che il gioco propone: in questo caso, gli scenari si trasfigurano in qualcosa di diverso e il personaggio può cambiare aspetto. Il come questo avvenga nella pratica, ve lo lasciamo scoprire da soli per non rovinarvi la sorpresa.
Un platform a scorrimento laterale fresco
Super Mario Bros Wonder abbraccia il genere platform a scorrimento 2D per fondare il proprio core desing generale e fa appello alla “meraviglia” per rinfrescare una cifra ludica che in casa Nintendo è stata oggetto di grandi capolavori.
Cosa è in buona sostanza questo Wonder? In pratica, in ogni livello è nascosto un Fiore Meraviglia che una volta preso farà scattare uno stravolgimento dello stage che modificherà lo scenario rielaborandone parzialmente le meccaniche: ad esempio potreste ritrovarvi a dover superare gli ostacoli a tempo di musica o ritrovarvi trasformati in una palla da demolizione. Insomma, vi raccontiamo solo quel che Nintendo ha già mostrato nei vari trailer per non rovinarvi la sorpresa e vi assicuriamo che molti di questi cambi d’opera vi strapperanno qualche sorriso.
In realtà, l‘opera non mette solo in campo questa soluzione ma, come da tradizione dell’azienda, il gioco offre un’apprezzabile stratificazione del gameplay grazie anche alla presenza delle spille abilità e potenziamenti: le prime conferiscono la capacità di planare o compiere salti prolungati, i secondi consentono di trasformarsi in qualcos’altro come il noto frutto elefante o il fungo trivella.
L’uso combinato di questi permette di variare l’approccio nel completare i vari livelli di gioco in base al gusto o alle preferenze del giocatore e dimostra come il team di sviluppo sia riuscito ad offrire una costruzione del level design di tutto rispetto e in linea con gli standard progettuali di Nintendo.
Sebbene il livello di difficoltà non raggiunga particolari picchi, la gestione di essa sia stata organizzata in base al tipo di personaggio scelto, infatti sono presenti 12 personaggi e ognuno di essi presenta le stesse caratteristiche ad esclusione degli Yoshi e Roboconiglio che non subiscono danni dai nemici ma si differenziano in specifiche caratteristiche, ad esempio i primi possono inghiottire/lanciare oggetti e svolazzare.
Un soluzione che viene incontro alle esigenze del pubblico più giovane o coloro che vogliono godersi l’avventura in completa tranquillità. Ovviamente è presente la possibilità di collezionare tutti i tipi di monete che possono essere spese dai particolari vendor che offrono una serie di oggetti come vite in più o altro. La mappa del regno dei Fiori offre sei mondi diverse ed in ognuno di essi, insistono i vari livelli di gioco che garantiscono, badate bene, ALMENO due Semi Meraviglia che consentono di sbloccare aree e stage. Insomma, controllate bene ogni angolo. E’ presente la componente multiplayer e cooperativa con cui condividere questa esperienza insieme ad amici e altri giocatori.
In conclusione
Questo Super Mario Bros. Wonder è un gradito ritorno al 2D che con il geniale espediente della meraviglia, riesce a rinfrescare una formula ben consolidata e statuita grazie a variazioni di registro ludico e un level design dall’ottima progettazione che apre ad plurime opportunità d’approccio da parte del giocatore.
Avremmo preferito una maggiore incidenza della difficoltà che resta piuttosto media anche sul finire dell’avventura e un po’ più di impegno sul comparto narrativo. Ciononostante, Super Mario Wonder resta un ottimo gioco che consigliamo a tutti coloro che vogliono cimentarsi nel genere platform 2D e ai fan dell’idraulico più famoso del mondo.