Ci sono casi in cui alcuni videogiochi vengono annunciati con così tanto anticipo che a volte possono rischiare di non uscire più. Oppure, anche se escono, c’è sempre quella paura da parte dei giocatori che il tempo d’attesa non ne sia valsa la pena. Situazione in cui si è trovato proprio Granblue Fantasy: Relink, che fu mostrato quasi otto anni fa, al Tokyo Game Show nel 2016 prendendo l’interesse e la curiosità di molti.
Inizialmente sviluppato da Cygames con l’aiuto di Platinum Games, quest’ultima abbandonò il progetto nel 2019 causando molta preoccupazione sulla sorte del titolo. Fortunatamente però il lavoro è stato continuato direttamente da Cygames Osaka e grazie ai vari trailer pubblicati nel corso degli anni, abbiamo visto le migliorie apportate all’engine grafico ma anche quello che il gioco voleva essere in termini di gameplay.
Un po’ di storia
Innanzitutto, è giusto menzionare che GranBlue Fantasy nasce inizialmente come gioco mobile gacha pubblicato nel 2014 in Giappone e ha avuto un successo sorprendente, a tal punto che da ricevere una traduzione in inglese per una release internazionale.
Da allora ha avuto anche un adattamento anime, manga e persino un picchiaduro pubblicato recentemente e chiamato Granblue Fantasy Versus: Rising, e che abbiamo già recensito se per caso foste curiosi.
Visto il successo della IP, avere un titolo mainline su console e PC ha senso, non solo per offrire ai fan il mondo di Granblue assieme ai suoi personaggi in una veste grafica completamente nuova, ampliando anche la storia. Ma è anche un’ottima occasione per introdurre nuove persone al titolo.
Un’avventura inedita sulle isole volanti di Zegagrande
Per quel che concerne la trama, Cygames ha ribadito più volte che la storia può essere tranquillamente goduta come stand-alone e dopo averlo giocato, possiamo confermare che è così…. Anche se, il consiglio che ci viene da dare se qualcuno vuole approfondire oppure avere almeno un po’ di contesto in più relativo al mondo, ai personaggi principali e alcune piccole citazioni, è quello di guardare l’adattamento anime o leggere il manga. Siccome entrambe le opere narrano proprio gli inizi dell’avventura del protagonista e la sua ciurma senza dover per forza iniziare il titolo mobile.
Gran e Djeeta. Conosciamo meglio i protagonisti di Granblue Fantasy: Relink
Parlando di protagonista, appena avviata la storia di Relink si può scegliere se essere maschio (nome di default, Gran) oppure femmina (nome di default Djeeta). Ci troviamo a bordo di una nave volante chiamata Grandcypher, assieme a Lyria, Vyrn, Katalina, Io, Racham, Eugene e Rosetta.
Questo sarà il party principale della storia, anche se la ciurma può essere ampliata e spiegheremo come poco più avanti. Il loro viaggio continua alla ricerca dell’isola di Estalucia quando a un certo punto vengono attaccati da dei mostri. Lyria e Gran evocano la loro “Creatura Primordiale” (l’equivalente delle summon presenti in Final Fantasy) chiamata Proto Bahamut per combatterli ma tutto d’un tratto, il drago impazzisce ed inizia ad attaccare la nave.
Dopo essere riuscita a calmarlo, Lyria sviene dalla fatica e casca dalla Grandcypher con Gran che si butta per salvarla, per poi svegliarsi in una foresta di Zegagrande, l’arcipelago di isole ed il mondo che si andrà ad esplorare in questa avventura. Inizialmente l’intenzione del gruppo era quella di raggiungere la città di Folca per riparare la loro nave e continuare con il loro viaggio, ma quando incontrano una persona di nome Rolan e vengono a conoscenza di una creatura primordiale del vento che stava arrecando danni presso un’isola vicina, decidono di dare una mano per calmarla, per poi scoprire che le persone dietro a tutto questo sono i discepoli della chiesa di Avia, che hanno un interesse verso i poteri di Lyria.
Questo è l’incipit della trama e non andremo oltre per evitare spoiler. Vi possiamo però dire che la storia dura intorno alle 15-20 ore. Sebbene possa apparire una durata modesta, se rapportata ad altri esponenti del genere, possiamo assicurarvi che sono più che sufficienti per esplorare a dovere la trama. Ancora di più, si tratta di un modo per non scoraggiare eventuali nuovi appassionati digiuni non solo delle vicende antecedenti, ma anche di altri capisaldi del genere dei GDR alla Giapponese.
A proposito di nuovi appassionati: ecco come scoprire tutti i retroscena di Granblue Fantasy: Relink velocemente
Per venire incontro alla mancanza di alcuni eventi passati, arrivati alla prima città potrete leggere ed ascoltare le cosiddette “Fate Episode” per ciascun personaggio, dove essi vi racconteranno le loro storie di origine presenti nel gioco mobile. Non sarà la soluzione migliore per poter apprendere appieno gli eventi passati, ma almeno si può avere il contesto generale di ciascun personaggio. D’altronde facendo ciò per ciascun capitolo letto, il suddetto personaggio riceverà degli upgrade alle statistiche permanenti. Quindi è consigliato farlo.
Un action JRPG che incontra Monster Hunter
Granblue Fantasy: Relink è un JRPG action che cerca di contraddistinguersi da altri titoli del genere. Se da una parte abbiamo la storia principale con una esplorazione che ricorda sotto certi versi Tales of Arise, le quest secondarie invece sembrano uscite proprio da un capitolo di Monster Hunter con tanto di possibilità di giocarle con altri tre amici in co-op online. La miscela funziona: un mix di ingredienti, una dualità gustosa e sorprendentemente scorrevole.
Durante l’esplorazione si possono tenere fino a quattro membri nel party e ciascun personaggio è contraddistinto da un specifico elemento come il Vento, Fuoco, Acqua, Terra, Luce e Oscurità. Questo è da tenere a mente, specialmente per il post-game quando si affronta un’orda di nemici o boss deboli a un determinato elemento scegliendo una squadra adatta alla sfida.
Avvisiamo già che il titolo non è un open world. La mappa è divisa per aree da esplorare. Alcune possono essere più lineari, così come altre molto aperte che vi permetteranno di esplorare e trovare vari forzieri, oggetti, persino boss e sfide opzionali a tempo. Cosa da precisare è che non potrete cambiare il controllo del personaggio durante gli scontri, ma solo quando siete fuori battaglia. Quindi se volete usare un personaggio specifico vi conviene scegliere in anticipo. Sembrerà una scelta molto strana e scomoda rispetto ad altri giochi del genere. La dinamica ha decisamente più senso se rapportata alla componente online dove ogni giocatore ha a disposizione un personaggio.
L’esplorazione e le battaglie avvengono direttamente sulla mappa, il che significa che potete camminare, correre, saltare, attaccare, difendervi, schivare in qualunque momento. C’è anche qualche elemento di interazione con l’ambiente per usarlo a favore contro i nemici, come ad esempio far cadere dei massi di ghiaccio in determinate aree e far in modo che il nemico si trovi vicino per essere colpito.
Durante le battaglie, a parte le azioni citate prima, a ciascun personaggio si possono assegnare fino a quattro tecniche speciali che, dopo l’utilizzo, necessitano di un tempo di cooldown, proprio come avviene nel gioco originale mobile. Difatti in questo gioco non esistono i MP, quindi bisogna stare attenti quando si utilizzano le abilità facendone buon uso nel momento del bisogno. Le abilità possono essere di vario tipo, come danni fisici, magici, parry, buff, debuff, cure etc.
Procedendo per la storia principale, affrontando sidequest oppure aumentando di livello otterrete dei punti che vi serviranno poi per sbloccare nuove abilità e miglioramenti delle statistiche grazie allo Skill Tree presente per ciascun personaggio. Da tenere a mente che i punti sono condivisi tra tutti, quindi bisogna stare attenti e scegliere con cura quale personaggio o abilità vi interessa migliorare o apprendere per primo.
Quello che rende però unico Granblue Fantasy: Relink da questo punto di vista è proprio come riesce a contraddistinguere i personaggi nel loro gameplay rispetto ad altri Action JRPG. Tralasciando le quattro abilità, ciascun PG ha delle meccaniche uniche che rende l’approccio agli scontri diverso per ciascuno (e non si parla solo a livello di ruolo che può avere nella squadra, come uno spadaccino, un cecchino o un healer), ma proprio come devono essere sfruttate queste meccaniche per poter utilizzare al meglio le capacità del PG.
Si può dire che i personaggi ricordino lo stesso approccio che Monster Hunter ha con le sue armi, dove bisogna un po’ provare e vedere quale stile possa fare al caso di ciascun giocatore. Ci sono personaggi che ricevono buff grazie alle loro combo continue come Gran e Narmaya, altri che devono usare le loro abilità o determinate combinazioni da lontano tipo Ferry e infine personaggi come Zeta, che sfrutta la sua parata per poi contrattaccare con continui salti e colpi aerei proprio come un dragoon di Final Fantasy.
Non mancano ovviamente le meccaniche condivise tra il party come la meccanica “LINK“. Tutti i nemici hanno barra della barra blu che quando viene riempita (grazie agli attacchi) permette a tutti di sferrare un colpo caricato extra. Questo non solo aiuta a stordire alcuni nemici e fare più danni, ma portando a termine più colpi LINK e raggiungendo il 100% il tempo intorno rallenta, i personaggi fanno più danno e le abilità si ricaricano più velocemente. Più combo si riescono a fare durante questa fase, più essa durerà.
I boss hanno delle meccaniche speciali anche loro, come il “RAGE“. Entrando in una modalità frenesia facendo attacchi e pattern più devastanti. Questa fase richiede più attenzione e aspettare il momento giusto per poter attaccare, mentre la durata è determinata da una barra vicina alla vita del nemico che scende piano piano. Quando viene portata a 0, il nemico andrà in crisi, e rimarrà stordito per un bel po’ di tempo.
Per velocizzare la fase del RAGE del nemico c’è un trucco. Ciascun personaggio ha una tecnica finale che viene caricata anch’essa piano piano durante gli scontri, chiamata “Skybound ART“. Qui entra in gioco anche la meccanica del “Chain” a rotazione con quella degli altri membri. È sempre opportuno che tutta la squadra abbia a disposizione queste tecniche per poterle mandare a segno, e se si riesce, ci sarà un’esplosione elementale a fine combo. L’elemento è determinato da chi ha iniziato per primo a usare la Skybound art.
Per finire il lato gameplay, bisogna parlare delle città, che altro non sono degli hub in stile Monster Hunter dove potete migliorare o forgiare armi, accessori, accettare sidequest dagli abitanti oppure scegliere delle missioni da affrontare da soli assieme alla CPU con i personaggi impostati da voi, oppure giocando online con altri tre giocatori. È per questo che il sistema di gioco non permette di cambiare personaggio nella storia, visto che per le missioni online in tal caso, ciascun giocatore controlla un solo PG per volta.
È qui che sta il succo del gioco a parere nostro. La storia di per sé è solo un assaggio di quello che è il gameplay e il mondo, ma la maggior parte del divertimento sta nel post-game dove avremo fino a 100 e passa missioni da poter giocare da soli oppure in compagnia con altre persone. Potrete scegliere di affrontare tali missioni da soli, con gente casuale oppure invitando i vostri amici.
Come in Monster Hunter portando a termine una missione riceverete ricompense e oggetti utili per poter migliorare o forgiare armi e sigilli. Ciascuna missione ha più obiettivi e se vengono portate tutte al termine, si riceverà un voto più alto. Di conseguenza, ricompense migliori.
Ultima cosa per concludere questa parentesi sul gameplay, sono i personaggi stessi e come vanno sbloccati. Iniziato il gioco avrete a disposizione il party della storia principale invece per il resto del cast sono necessari dei ticket che riceverete man mano che andrete avanti con la storia oppure svolgendo determinate quest. Quindi fate molta attenzione a chi vorrete sbloccare tra i primi in base ai vostri gusti. Il cast attuale è di 20 personaggi però verrà ampliato ad aprile con due nuovi personaggi. Difatti il titolo riceverà dopo l’uscita diversi update nel corso dell’anno proprio come fa Capcom con i suoi Monster Hunter.
A metà tra anime e dipinto
A livello tecnico e visivo il gioco propone una visuale in stile anime ma contraddistinto da ambienti e un cell shading ad acquarello che danno la sensazione di vedere un dipinto in movimento che accomoda lo stile artistico di Hideo Minaba. Ci si trova in vari tipi di paesaggi come aree piene di vegetazioni, montagne innevate oppure un’area vasta piene di rovine nel deserto.
Non c’è che dire, da questo lato, Cygames è riuscita a creare un engine piacevole per gli occhi essendo soprattutto il loro primo tentativo a portare Granblue Fantasy su console. E si spera che venga utilizzato per un futuro sequel o persino un altro titolo proprio perché sono riusciti a creare qualcosa di particolare.
Ed è proprio per questo motivo purtroppo che ci troviamo a criticare le opzioni grafiche presenti su PS5, versione di gioco che abbiamo avuto modo di provare per questa recensione. Potete godervi il titolo a 4K in tutto il suo splendore però facendo così il gioco girerà solo a 30fps, oppure perdere un po’ di risoluzione e giocando a 1080p con 60fps. Considerando lo stile grafico del gioco, non si capisce come mai non ci sia un’opzione di mezzo, cioè un 2K a 60fps, che sarebbe stato ideale per chi volesse avere il frame rate adatto per questo tipo di gioco action sacrificando solo in parte la risoluzione. Per fortuna su PC le opzioni possono essere modificate a piacere però è un vero peccato vedere su PS5 questo problema.
Apprezzato invece il fatto che il gioco sia localizzato in italiano, considerando che per tutti i suoi titoli mobile il massimo che si poteva scegliere era l’inglese.
Granblue Fantasy: Relink. Un piacere anche per le orecchie
Come accennato anche nella nostra review di Granblue Fantasy: Versus Rising, anche nel caso di Relink sul lato musicale non delude, con un nuovo arrangiamento orchestrale di varie tracce del gioco mobile come anche alcune nuove a cura di Nobuo Uematsu e Tsutomu Narita. Chi è già fan della serie sicuramente apprezzerà risentire le sue tracce preferite in questa veste più epica ma in linea generale sicuramente da chiunque, grazie anche ad aver reso le suddette musiche dinamiche. Che stiate esplorando, combattendo mostri in giro o persino i boss la musica cambia sempre in base a ciò che sta succedendo dando proprio questa sensazione di immersione durante l’azione, specialmente quando i boss perdono una determinata quantità di vita, vanno in frenesia oppure usano degli attacchi speciali. Una colonna sonora promossa sotto tutti i punti di vista.
In conclusione. Granblue Fantasy: Relink, attesa ripagata?
Il gioco di Cygames Osaka sicuramente è un prodotto molto curato e si vede il loro impegno nel voler portare e far scoprire la saga di Granblue a nuovi giocatori. È un primo passo nella giusta direzione e per quanto il titolo sia molto divertente, allo stesso tempo deve piacere il genere e soprattutto se si pensa all’acquisto bisogna prendere in considerazione che la maggior parte del tempo andrà perso nelle missioni online e i contenuti futuri visto che la storia del gioco non è estremamente lunga e non è a nostro avviso il punto focale del titolo.
È sicuramente un’idea interessante voler unire due generi di giochi come un Tales of/Star Ocean che incontrano Monster Hunter. E su questo lato ci sono riusciti appieno. Inutile negare il fatto che se fosse uscito inizialmente durante il 2018-19 come si vociferava ai tempi, sicuramente avrebbe avuto un impatto diverso. Ma ciò non toglie che il gioco sia di ottima qualità.
Se si apprezza il gameplay degli Action JRPG e l’idea di affrontare vari boss e missioni è sicuramente un ottimo titolo, specialmente da giocare in compagnia. E si spera magari in un eventuale sequel dove mettano la possibilità di affrontare anche tutta la storia in co-op, cosa che sarebbe molto interessante e originale.