Sono passati circa tre anni e mezzo dal lancio di Cyberpunk 2077, e quel 10 dicembre 2020 resterà per sempre impresso nella storia di CD Projekt RED. Molti di voi ricorderanno il disastroso lancio, soprattutto in versione console (ne abbiamo ampliamente scritto in questo articolo). L’allora Lead Quest Director del gioco, Paweł Sasko, è voluto tornare a parlare dell’argomento in una intervista a The Gamer.
Cyberpunk 2077: una lezione imparata
Oggi Paweł Sasko ricopre il ruolo di Associate Game Director, e si sta occupando di gettare le fondamenta per il seguito di Cyberpunk 2077. E le lezioni imparate dal passato recente, non verranno dimenticate. Anzi sono già state applicate nella realizzazione dell’espansione Phantom Liberty che è stata accolta con grande successo e premiata ai The Game Awards come “Best Ongoing Game“.
“Phantom Liberty ha funzionato molto meglio al suo lancio perché abbiamo cambiato completamente lo stile di produzione, cosa che non sarebbe stata possibile se l’accoglienza iniziale del gioco non fosse stata così negativa“, dice Sasko. “Ha cambiato me e noi come studio“. Il tutto con riferimento in particolare ai controlli di qualità del prodotto finale.
In molti ricorderanno l’affermazione: “Gira sorprendentemente bene“, relativo alla versione console. All’epoca dei fatti le colpe vennero in parte addossate al team QA rumeno Quantic Lab, che si occupava del controllo di qualità. Questi ultimi però difesero il loro lavoro dichiarando di non essere gli unici a occuparsi dei controlli
Fonte: The Gamer