Intel: a casa 15 mila dipendenti. L’azienda: “giornata dolorosa”

Molti a casa già quest'anno, il resto entro il 2025.

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Manovra lacrime e sangue in casa Intel. A casa 15 mila dipendenti entro il 2024/2025 per risparmiare 10 miliardi di dollari. È quanto emerge da un report appena pubblicato da Bloomberg e rilanciato da altri portali online. Notizia accolta malissimo dagli investitori e dalle borse con le azioni che hanno perso il 20% del loro valore poco dopo l’annuncio.

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Patrick Gelsinger, CEO dell’azienda, parla di “giornata dura” e “decisione dolorosa” nella lettera rivolta ai dipendenti che, a partire da oggi, cominceranno a sgomberare le scrivanie.

Secondo quanto riportato da altri portali specializzati, alla base della decisione una serie di fattori che hanno intaccato i ricavi dell’azienda. È il margine di profitto lordo quello a registrare il calo più significativo: dal 65% al 35,4%. C’è poi da considerare l’insuccesso degli ultimi prodotti di marchio Intel e un ritardo accumulato nei confronti delle principali concorrenti: Nvidia e AMD. Quest’ultima, per dire, ha visto i propri ricavi crescere del 115% nell’ultimo trimestre contro il solo 3% di Intel.

A inizio 2024, invece, l’azienda pareva pronta a un sostanziale rilancio. Progetti per l’automazione del processo produttivo dei chip a 1nm erano parte della strategia.