Battlefield 6 sarà ambientato ai giorni nostri, conferma EA. Obiettivo: tornare ai fasti di BF3 e BF4

Battlefield 6 è già in via di sviluppo ed Electronic Arts ha condiviso una prima concept art ufficiale. I lavori sono, come annunciato anni fa, gestiti da Vince Zampella, capo di Respawn Entertainment e ora anche supervisore della serie Battlefield. Parlando a IGN, Zampella ha spiegato che con il prossimo capitolo mira a tornare alle origini del franchise, cercando di riportare la serie ai fasti di Battlefield 3 e Battlefield 4, il che significa anche scartare alcune delle idee viste in 2042. Un esempio? Dite addio agli specialisti, dite addio a un setting futuristico e, cosa più importante, dite addio alle mappe da 128 giocatori.

Battlefield 6: Electronic Arts ha svelato una concept art ufficiale! Potremmo avere una Beta nel 2025

“Se guardi al picco della serie Battlefield, quello era con il terzo e il quarto capitolo, dove tutto era in epoca moderna. E credo che dovremmo tornare al nocciolo di ciò che è questa serie e farlo incredibilmente bene, e poi vedere dove andremo a parare”, ha affermato Zampella. Tra questi obiettivi, c’è appunto la voglia di tornare a mappe più compatte e meglio progettate dal punto di vista del level design, scartando dunque il concetto di mappe da 128 giocatori.

Con Battlefield 6, infatti, Vince Zampella intende portare un gioco che non miri necessariamente sulla quantità o al voler impressionare giocatori (e azionisti) con mappe enormi. Al diavolo il “tutto più grande”, sostanzialmente. Piuttosto, Zampella intende favorire il level design, il che si tradurrà anche in un’esperienza di gioco che i videogiocatori stessi troveranno più avvincente.

“I 128 giocatori hanno reso il gioco più divertente? Fare i numeri per il solo scopo di fare numeri non ha alcun senso. Stiamo testando tutto per vedere cosa è più divertente… Le mappe, una volta raggiunta una certa scala, diventano differenti, dunque stiamo progettando qualcosa che sia più vicino ai precedenti Battlefield. Preferisco avere delle mappe dense e ben pensate”, aggiunge Zampella. Scartati anche gli specialisti perché “non funzionavano”. “Gli specialisti non torneranno. Le classi sono al centro di Battlefield, dunque torneremo su quelle”.

Nonostante una concept art già ci lanci verso il mood di Battlefield 6, Electronic Arts non ha dato tempistiche per quel che riguarda la data di uscita. Il team punta però a coinvolgere i giocatori, come spiega lo stesso Zampella. “Abbiamo un programma che annunceremo il prossimo anno per coinvolgere meglio la community. Perché questo è il fulcro di ciò che dobbiamo fare: riportare la community dalla nostra parte e riconquistare la loro fiducia. Quindi penso che siamo in una posizione molto buona. Sarà arduo? Ovviamente, ma non sarebbe divertente se fosse il contrario”, conclude Zampella.

Ricordiamo che Vince Zampella è un veterano nell’industria. Egli è il padre del franchise di Call of Duty e di alcuni dei migliori capitoli della serie, nonché creato il franchise di Titanfall, tanto sottovalutato quanto rivalutato dal pubblico nel corso del tempo. Per tale motivo, a Zampella è stato dato l’onere di dover risollevare un franchise che ormai sembrava davvero destinato al fallimento. Ci riuscirà, ora che ha tra le mani qualcosa di profondamente diverso dal concept visto in Titanfall e Call of Duty? Vedremo, ma i presupposti iniziali sembrano promettenti.

Fonte: IGN