The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, coinvolgente dall’inizio alla fine. Recensione – Nintendo Switch

Nintendo ha avviato un filone che lo ammettiamo, ci piace parecchio.

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Dopo che la Principessa Peach ha avuto il suo primo ruolo da protagonista in solitaria con Showtime (qui la nostra recensione), era solo questione di tempo prima che la stessa sorte toccasse alla testa coronata più famosa di Hyrule. The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom sottrae il ruolo da protagonista a Link per offrirlo – finalmente – all’ex damigella in pericolo. Questo nuovo filone, lo ammettiamo, ci piace parecchio.

Trama. “Cosa sono quegli squarci?”

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Echoes of Wisdom è ambientato in una nuova – ennesima – timeline. Hyrule è tormentata da uno strano fenomeno: di tanto in tanto, all’improvviso, si aprono degli squarci nel tessuto della realtà. Gli Hylia sembrano conoscere molto bene questo fenomeno e ne parlano come di qualcosa che si verifica da anni, forse decenni addirittura.

Gli squarci rappresentano un doppio pericolo: dal loro interno saltano fuori saltuariamente pericolose creature nere che attaccano indiscriminatamente chiunque capiti a tiro. Se ci si avvicina troppo agli strappi nella realtà, inoltre, si rischia di cadere al loro interno e non fare mai più ritorno. Chi finisce dentro quegli squarci viene definito ‘annullato‘.

Gli Hylia hanno notizia di un solo bimbo riuscito a fuggire a quel mondo. Il suo nome è Link. Sebbene il ragazzino abbia perso il dono della parola una volta saltato fuori dal baratro – e quindi sia impossibilitato a raccontare cosa abbia visto – i suoi amici sono convinti possa essere qualcosa di terribile dato che da allora ha deciso di combattere i mostri che fuoriescono dagli squarci in prima persona.

Ecco, fino a qui l’antefatto. La storia di Echoes of Wisdom potremmo dire che comincia in medias res. Per i primissimi minuti interpretiamo addirittura Link. L’eroe in tunica verde è in missione per salvare Zelda, rapita da Ganon (o da uno dei suoi Grublin), quando un altro squarcio si apre inghiottendolo insieme al nemico sconfitto.

Tornata al castello tra il giubilo generale, Zelda si presenta al cospetto del re di Hyrule suo padre, della ministra Levante e del generale Ponente. La festa generale viene interrotta quando i tre vengono inghiottiti da un nuovo squarcio apertosi nella sala del trono ed estesosi nelle pertinenze del castello.

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Re, ministro e generale vengono immediatamente risputati fuori, ma per un qualche motivo ora accusano Zelda di essere la fautrice di tali disgrazie e quindi la incarcerano. Nelle celle, Zelda fa la conoscenza di Tri, una creatura che afferma di essere in grado col suo potere – e l’aiuto dei suoi simili – di essere in grado di ricucire gli squarci.

La creatura spiega inoltre a Zelda che quelli che sono usciti dallo squarcio non sono il padre e i suoi consiglieri, ma impostori che ne hanno preso il posto. I veri Levante, Ponente e il Re si trovano ancora nel ‘nulla’, intrappolati.

La missione sarà tutt’altro che semplice però. Nel regno gli squarci più grossi si sono moltiplicati inghiottendo anche gli amici di Tri che potrebbero dare una mano. Sarà dunque necessario addentrarsi ogni volta al loro interno, attraversare l’area ‘annullata’, individuare i compagni di Tri e liberarli perché essi possano eseguire il loro rito di purificazione.

Gameplay: un immenso e continuo puzzle game

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È proprio dal momento che Zelda e Tri decidono di collaborare che comincia il gioco vero e proprio. Per poter portare a termine la missione, Tri garantisce a Zelda alcuni poteri. Come vi avevamo anticipato nell’anteprima curata dal nostro Fabio Devoti (link qui), Tri garantisce a Zelda tre poteri fondamentali. In ordine di sblocco abbiamo:

  • La copia degli oggetti
  • La sincronia
  • La sincronia inversa

Copia degli oggetti. Questo è il primo potere che ci viene garantito. Alcuni elementi del mondo di gioco possono essere memorizzati così che Zelda possa evocarne delle repliche nel momento del bisogno. Oltre ad alcuni elementi come tavoli, casse, rocce e macigni, Zelda può anche memorizzare i nemici (a patto di sconfiggere prima l’esemplare corrispondente) e poi evocarne la replica perché combatta al suo posto.

La principessa, infatti, non ha skill da guerriera e la sua sopravvivenza sarà legata unicamente alla sua capacità di usare l’astuzia per uscire da ogni situazione. Sconfiggere nemici scagliando loro contro oggetti d’arredo o schierando altre creature, sta alla nostra fantasia e al nostro intelletto capire cosa sia meglio fare.

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A tal proposito, proprio l’impiego delle creature richiederà una particolare attenzione in fase di scelta. Alcuni esseri sono potenti, ma molto lenti nell’attaccare, altri sono in grado di volare, alcuni non possono muoversi sul terreno e altri potrebbero venire indeboliti (o potenziati) dalle condizioni ambientali e dagli elementi in cui si trovano.

Evocare delle repliche non è ‘gratis’. La quantità di oggetti che potremo schierare è determinata dal potere di Tri e dal ‘costo di schieramento’ di ogni singola replica. Ci sono oggetti come sassi e casse che richiedono un solo segnalino. Altri, come le creature più potenti, che ne impiegano quattro o più. Andando avanti, il potere di Tri aumenterà e di conseguenza le nostre possibilità.

Sincronia e Sincronia Inversa. Alcuni elementi dello scenario possono, se mossi, aprire scorciatoie e sentieri, svelare tesori, sbarrare la strada ai mob o attivare interruttori vari. Sebbene Zelda possegga abbastanza forza da spingerne in autonomia alcuni (purché la posizione lo consenta, come con la MN04 di Pokémon), altri saranno troppo grandi per lei o posizionati in modo da essere apparentemente inamovibili. Tri garantisce a Zelda la possibilità di ‘sincronizzarsi’ con l’oggetto desiderato che dunque comincerà a seguire i movimenti della principessa.

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E la Sincronia Inversa? In quel caso sarà Zelda a seguire i movimenti degli oggetti a cui è collegata in quel momento. Si tratta di una skill parecchio utile da utilizzare in diverse occasioni. Da sola o combinata ad altri poteri, tale abilità ci permetterà di superare ostacoli apparentemente insormontabili. Piattaforme mobili o ragni in grado di scalare muri sono l’ideale per raggiungere gli anfratti più nascosti di Hyrule

In entrambi i casi il potere è limitato a un solo oggetto per volta.

Combattimento. Ad un certo punto della storia – sebbene abbastanza presto non riveliamo quando o come per evitarvi spoiler – sbloccheremo poi le abilità da guerriero. Rispetto a Link, però, saremo limitati al solo utilizzo della spada.

Per avere accesso a questa abilità dovremo riempire una apposita barra di energia azzurra che è disponibile solo sconfiggendo determinati tipi di nemici all’interno degli squarci e, raramente, nel mondo esterno. Una volta attivato, Zelda passerà in modalità spadaccina per un breve periodo e sarà in grado di colpire i nemici direttamente.

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Tale abilità risulta particolarmente utile contro i boss che incontreremo all’interno degli squarci. Al termine delle zone annullate negli squarci più grossi ci capiterà di affrontare un boss. Per poterlo sconfiggere dovremo fare affidamento su tutte le risorse a nostre disposizione. Non solo evocazioni varie, da scegliere in maniera congrua al contesto, ma anche combattendo in prima persona.

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom ci invita a tenere il cervello sempre acceso

Tenuto conto di quanto vi abbiamo detto fino a questo momento, non possiamo che confermare le impressioni avute durante la prova in anteprima. Quanto vi aveva infatti detto il nostro Fabio si è rivelato più che corretto e ampiamente confermato dall’esperienza di gioco complessiva.

The Legend of Zelda: Echoes ow Wisdom potrebbe essere inteso come un videogioco le cui meccaniche ricordano molto più un puzzle game rispetto a un adventure in senso classico. La dinamica che si innesta è, d’altronde proprio quella. Una volta davanti ad una nuova sfida il primo pensiero è sempre rivolto al potere di evocazione: ci siamo trovati sempre a chiederci “e ora come ne esco?” in riferimento o a una situazione di inferiorità numerica contro i nemici o nel caso di ostacoli particolarmente tricky. Una volta individuata una risposta che ci piace ci rendiamo conto che quella forse non era l’unica possibile e che anzi, magari ci siamo persi delle soluzioni più efficaci al nostro problema.

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I momenti di svago non mancano (come ad esempio il minigame della caccia alle ghiande), ma in generale Echoes of Wisdom fa di tutto per invitarci a ragionare ogni mossa e non lasciare troppo al caso.

Chiaro che i dev di questo nuovo capitolo abbiano fatto tesoro non solo di quanto fatto dai colleghi con l’Ultra Mano di Tears of the Kingdom, ma anche della risposta generale degli utenti alla possibilità di avere così tanta libertà. In entrambi i casi infatti viene lasciata al giocatore una certa libertà di approccio che difficilmente troverebbe altrove. Quella di Zelda è forse in salsa light‘ (non potremo mettere insieme macchine infernali come alcuni utenti hanno fatto in TotK), ma la sfida mentale posta al giocatore ci si avvicina abbastanza e il senso di soddisfazione una volta superate le difficoltà è quasi il medesimo. A proposito di Tears of the Kingdom: la nostra recensione lo ha promosso senza dubbi.

Nonostante le somiglianze evidenti (almeno nel look) con il remake di Link’s Awakening, dopo un’analisi attenta Echoes of Wisdom sembra possa non appartenere alla stessa timeline. Diversi elementi infatti fanno propendere per l’idea che quella presentata sia una nuova dimensione del franchise e che il capitolo non si inserisca in una delle cronologie finora apparse nella serie. Solo ai titoli di coda, comunque, riuscirete a farvi un’idea più precisa.

L’idea comunque di un reset, con la creazione di una nuova linea temporale dove Zelda è un’eroina al pari di Link non ci dispiace. Come sempre, Eiji Aonuma ha parecchio strizzato l’occhio ai fan più affezionati, ma ciò non taglia affatto fuori i new-comers che potrebbero scegliere Echoes of Wisdom come punto di ingresso nel fantastico mondo di Hyrule.

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è disponibile in esclusiva su Nintendo Switch dal 26 settembre 2024.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
9
the-legend-of-zelda-echoes-of-wisdom-coinvolgente-dall-inizio-alla-fine-recensione-nintendo-switchUn immenso puzzle game dove è impossibile andare a muso duro, ma è imperativo scegliere la propria strategia sulla base delle risorse a nostra disposizione. Tears of the Kingdom in formato "light"? Sì, ma non vediamo perché debba essere un problema.