Linus Tech Tips ha lanciato un’ipotesi audace sul prezzo della prossima Steam Machine: nello show “WAN Show” ha dichiarato di aver proposto 500 $ a Valve, sostenendo che un prezzo di tipo “console” sarebbe più sostenibile e in linea con il mercato, dato che Valve guadagna una percentuale sulle vendite di giochi su Steam.
Tuttavia, stando a Linus, l’atmosfera nel team Valve non era positiva dopo la sua proposta. “Quando ho detto 500 dollari, nessuno ha risposto, ma l’energia nella stanza non era buona”, ha raccontato. Questo silenzio ha alimentato le speculazioni: forse Valve ha in mente un prezzo ben più elevato, che superi i 600 $ come suggerito dallo YouTuber.
Analisti indipendenti sembrano concordare con questa visione più cauta. Secondo alcune stime, il prezzo della Steam Machine potrebbe collocarsi in una fascia decisamente alta, vista la volatilità dei prezzi delle componenti come RAM e SSD. Altri analisti suggeriscono range che vanno da 500 $ fino a 1.000 $, a seconda della configurazione e della capacità di storage.
Da parte sua, Valve non ha ancora confermato un prezzo definitivo, ma ha affermato che il target è un dispositivo “accessibile ma competitivo”. Secondo fonti vicine all’azienda, l’obiettivo è un hardware che non comprometta troppo sui costi, pur mantenendo prestazioni che possano gestire un ampio catalogo di giochi.
La mossa di Linus Tech Tips è significativa: puntare a 500 $ non è solamente una previsione, ma una proposta strategica che potrebbe influenzare il posizionamento commerciale della Steam Machine. Se Valve dovesse scegliere un prezzo molto più alto, il dispositivo rischierebbe di perdere il confronto con console e mini-PC già presenti sul mercato. Il sito sottolinea come un prezzo elevato possa rendere più difficile giustificare l’acquisto per molti potenziali utenti, soprattutto se le prestazioni non supereranno nettamente quelle delle console tradizionali.
Fonte: Linus Tech Tips
La speculazione rimane, dunque, al centro del dibattito: Valve deve decidere se puntare su un prezzo aggressivo per conquistare il mercato o scegliere una fascia alta, sacrificando parte dell’appeal “da console” per garantire margini e sostenibilità.
