Abandoned: Blue Box Game Studios tutta la storia, cosa c’entrano Hideo Kojima, Konami, Bloober Team e Silent Hill

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Blue Box Game Studios: la parentesi Mobile

Blue Box Game Studios nell’analisi condotta fino a questo momento si è dedicata a progetti decisamente ambiziosi per uno studio indipendente. Il primo gioco, Rewind, si è trasformato in The Lost Tape. Nessuno dei due è riuscito a raggiungere la forma di gioco completo. Abbandonati questi progetti, l’azienda guidata da Hasan Kahraman si è spostata su progetti più piccoli ma decisamente più alla portata di una realtà come la loro che, secondo i documenti disponibili, impiega tra le 10 e le 50 persone.

Il biennio 2017-2018 vede l’azienda cimentarsi nella realizzazione di due titoli mobile. Il primo di questi è The Whisperer. Il titolo è rimasto disponibile per pochissimo tempo sul playstore Android prima di essere rimosso. Anche in questo caso, siamo di fronte ad un videogioco che ha come tematica principale l’investigazione del paranormale attraverso i fenomeni EVP (Electronic Voice Phenomenon) già affrontato in Rewind e The Lost Tape.

Proprio da questi due giochi sembra essere nato The Whisperer. Rewind, infatti, almeno in un primo momento, prevedeva la pubblicazione di una versione mobile. Il progetto non venne sviluppato oltre, affermò Kahraman sul log di Steam, a causa delle limitazioni tecniche imposte dagli smartphone. Troppo poco potenti per contenere ciò che aveva in mente. Il titolo, come vi abbiamo detto, non è più disponibile attraverso lo store ufficiale Android ma è possibile reperire una copia dell’APK attraverso il sito APKCombo. Purtroppo l’applicativo non funzione ma i file sono disponibili nel caso si volesse procedere ad un data-mining.

Dallo stesso sito possiamo accedere anche al secondo titolo mobile sviluppato da Blue Box Game Studios, Tales of The Six Swords (vi avvisiamo che l’app, anche in questo caso, non funziona). Anche questa volta siamo di fronte ad un lavoro lasciato a metà. Lo sviluppo di Tales of The Six Swords è stato interrotto quando il titolo si trovava ancora in versione Alpha. Per una volta, però, assistiamo al tentativo di approcciarsi ad un genere completamente diverso dal precedente: basta horror, si passa ad un JRPG. Curioso notare come l’immagine scelta come icona del gioco somigli parecchio a Taiga Aisaka di Toradora.

Sempre a proposito di giochi per mobile. Nel 2020 viene annunciato, attraverso il blog presente sul sito ufficiale di Blue Box Game Studios, l’inizio dei lavori su una versione particolare di Rewind. Il mese è agosto. Gli utenti in possesso di un cellulare Android avrebbero dovuto poter accedere al Google Play Store per scaricare due diverse versioni del titolo. Una demo gratuita ed una ‘completa’ a pagamento per poco meno di due sterline. O, almeno, così prometteva il sito. Ovviamente nessuna notizia venne data in seguito.

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