Prima di Abandoned: The Haunting
Ci siamo quasi. The Haunting è l’ultimo progetto targato Blue Box Game Studios prima di Abandoned. L’annuncio risale all’ottobre del 2020. Se non lo avete giocato, è perfettamente normale. Nemmeno questo titolo è mai riuscito a superare lo stadio embrionale. Una perpetua maledizione che sembra colpire ogni progetto promosso da Kahraman.
Anche in questo caso pare che ogni traccia sia stata insabbiata dalle intemperie dello scorrere del tempo. Fortunatamente, grazie alla oramai fedele WayBack Machine, riusciamo a raggiungere le vecchie pagine dedicate su IndieDB e, cosa più importante, la vecchia pagina di Early Access su Steam. Lo store di Valve ha ospitato una pagina dedicata a The Haunting per un breve periodo di tempo. Da lì, era possibile pre-ordinare una copia del gioco a circa 20 dollari.
Quelle copie non sono mai arrivate. L’ultimo aggiornamento dello sviluppatore risale a dicembre 2020. Con la patch-note veniva spiegato agli utenti che avrebbero giocato ad una versione Alpha del titolo. Era disponibile solo una prima parte che sarebbe stata aggiornata mano a mano con i nuovi contenuti. Suona familiare questa promessa? Sì, esatto. Stessa cosa. La nota, tra l’altro, avvertiva gli utenti che, dopo alcune segnalazioni, Blue Box aveva provveduto ad un sommario bug-fix.
La cosa più interessante di The Haunting risiede nelle piccole somiglianze con altri lavori passati e futuri di Blue Box. Innanzitutto siamo di fronte all’ennesimo Survival Horror investigativo. Anche in questo caso il primo – e forse unico – strumento a nostra disposizione è una telecamera con la quale, si legge tra le note informative, andremo a caccia di fantasmi. Se la premessa sembra simile a tanti titoli già visti (cioè, più o meno), l’ambientazione risulterà ancora più familiare. Il bosco Red Water Woods dalle poche immagini disponibili su Steam ha immediatamente richiamato alla mente i pochi frame disponibili di Abandoned.
Ok, fin qui abbiamo visto somiglianze con altri lavori di Blue Box Game Studios. Ma se vi dicessimo che c’è anche una certa somiglianza con un lavoro che non appartiene affatto ad Hasan? Andiamo a vedere com’era il ‘title screen’ di The Haunting.
Quella che vedete è una schermata di The Haunting che risale al 2021. In quel periodo si dibatteva ancora molto di Abandoned. Il nuovo progetto era fresco di annuncio ma si sapeva ancora pochissimo a riguardo. La pubblicazione su PlayStation Store di questa versione Early Access di The Haunting (la stessa già disponibile mesi prima su Steam) ha fatto scattare diversi campanellini nella mente degli utenti. Innanzitutto il tempismo. In molti crederono ad una mossa di marketing atta a riaccendere le luci anche su questo progetto passato un po’ in sordina (in realtà praticamente abbandonato). Altri pensarono ad un modo per correre ai ripari e offrire al pubblico contenuti in attesa che fosse pronta l’app demo (che avrebbe dovuto essere pubblicata da lì a qualche giorno). Altri che fosse un modo per agganciare gli utenti anche attraverso questo titolo, magari offrendo un qualche sconto rispetto al successivo acquisto di Abandoned.
Ma se c’è una cosa che ha subito attirato la nostra attenzione non appena abbiamo visto quel titolo è stata la scelta di font e la combinazione di colori. Per noi l’associazione di idee è stata quasi immediata. Per chi si stesse chiedendo quale possa essere il riferimento, vi basti vedere l’immagine successiva.
Sì, proprio lui. Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Uno dei pochi progetti rimasti incompiuti – forse l’unico – da Hideo Kojima. Le somiglianze tra i font e l’identico schema dei colori ci hanno ributtato indietro di ben 7 anni. Le stranezze su The Haunting non sono finite.