Activision, FTC risponde alle accuse del CEO Bobby Kotick: “Non esternalizziamo la nostra autorità”

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Prosegue senza sosta la telenovela che coinvolge Microsoft e Activision dopo il no espresso dalla CMA in merito all’acquisizione. In queste ore, sarebbe arrivata anche la risposta dell’FTC alle accuse del CEO del publisher Bobby Kotick. Stando a quanto riportato da Reutes, un funzionario della Federal Trade Commission ha rispedito al mittente le contestazioni di Kotick che secondo lui avrebbero influenzato il parere dell’organo antitrust del Regno Unito.

Dopo aver parlato nel dettaglio del no della CMA, Kotick ha rivelato che per lui i due principali esponenti dell’FTC e dell’antitrust britannico si sono incontrati a Washington per parlare dell’acquisizione, commettendo di fatto un reato di collusione. Inoltre, il CEO di Activision ha definito la CMA come “un oggetto nelle mani della FTC”. Si tratta di parole davvero forti e pesanti a cui l’agenzia governativa ha voluto subito rispondere. Un incontro pare si sia tenuto sul serio ma di questo tema non si è discusso, a quanto pare.

La FTC ha negato categoricamente qualsiasi illecito come afferma il portavoce Douglas Farrar: La FTC non è assolutamente collusa con la CMA o qualsiasi altro regolatore internazionale su qualsiasi proposta di fusione. Se un accordo appare palesemente anticoncorrenziale, i regolatori indipendenti dell’antitrust fanno le loro valutazioni. Lavoriamo con altri esecutori e lo facciamo da decenni sia sotto presidenti repubblicani che democratici, una pratica accolta sempre favorevolmente nel mondo degli affari. Non esternalizziamo mai la nostra autorità”.

Prima di giungere alla bocciatura annunciata nelle scorse ore, di recente l’ente del Regno Unito aveva cambiato la propria posizione, ammettendo di aver addirittura commesso degli errori di valutazione.

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Fonte: Reuters