È di poche ore fa la notizia che Ruggero Deodato, regista, attore e produttore, ci ha lasciati. Aveva 83 anni. La sua carriera, avviata con commedie e film “poliziotteschi”, raggiunge l’apice quando inizia a dedicarsi al mondo horror di cui diventa un vero e proprio maestro. Grazie alle sue pellicole, Deodato si è guadagnato il soprannome di Monsieur Cannibal. Sua infatti la regia di Ultimo Mondo Cannibale e, soprattutto di Cannibal Holocaust, ancora oggi considerato uno dei film più controversi e spaventosi della storia del cinema a causa delle scene crude e dell’estremo realismo nella rappresentazione.
Una tale cura del dettaglio e gusto per la violenza che portarono Ruggero Deodato in tribunale dove verrà condannato a quattro mesi di reclusione (con condizionale). Il film, un Mockumentary uscito nel 1980. è diviso in due parti: The Last Road to Hell e Green Inferno. Soprattutto quest’ultima parte fu quella ad arrecare più choc nella mente degli spettatori. Nello stesso anno esce anche La Casa Sperduta nel Parco, altro thriller iper-realistico.
Nel 1988, Ruggero Deodato affermò di aver ricevuto una proposta dalla casa di produzione Cannon per dirigere un film dedicato a Spider-Man. Anni dopo, a seguito del fallimento della Cannon e il passaggio dei diritti a Sony, quello stesso script (con i dovuti aggiustamenti) venne adattato sullo schermo da Sam Raimi.
Molti registi affermano di aver tratto ispirazione dal lavoro di Deodato. Tra di loro, uno dei nomi più importanti è quello di Quentin Tarantino.
Fonte: Il Post