Abbiamo buone notizie e cattive notizie per quanto riguarda Anthem, l’ultimo lavoro di Bioware. La buona notizia è che, tutto sommato, Anthem può ancora farcela.
Con alle spalle un hype stratosferico è arrivato sul mercato con un palese bisognoso di supporto, lo sparatutto cooperativo di BioWare ha boccheggiato per mesi senza mai accumulare troppi consensi.
La base c’era ma i contenuti erano pochi, troppo pochi. A distanza di mesi e mesi nulla ancora si è mosso, e di questo fantomatico Anthem Next nemmeno l’ombra. La situazione sembra essere peggiorata ulteriormente quando Ben Irving, Producer del titolo, ha abbandonato il team di sviluppo.
Nella testa dei fan, a quel punto, il gioco era ormai dato per spacciato. Dopotutto, su molte piattaforme, c’è voluto davvero poco perché Anthem fosse giocato addirittura meno di Fallout 76 o Battlefield 1. Il passato è passato e il presente è il presente. Ma abbiamo una buona notizia, dicevamo: Anthem Next è realtà e arriverà.
La cattiva? E’ che i tempi sembrano essere ancora lunghi, stando a ciò che dice il team di sviluppo stesso.
BioWare ha infatti confermato come il titolo sia ancora in una sorta di ‘fase di incubazione‘: la software house sta ancora decidendo cosa andrebbe aggiunto e cosa no, per migliorare l’esperienza, e il processo sta richiedendo del tempo.
Solamente 30 persone sono occupate sulla rinascita di Anthem ma, come si suol dire, sembrano essere poche ma buone. Christian Daily, Studio Director, ha sottolineato come Bioware abbia un’idea ben chiara e che la direzione da intraprendere è ben impressa nella loro testa.
“Il team è piccolo, ma l’intenzione è quella di tornare alla lavagna e riprogettare tutto da zero. Cosa che può diventare realtà, con un team piccolo e agile”, ha infatti riferito.
Vi ricordiamo che Anthem ha superato il traguardo del suo primo compleanno da poco. Quanto ci vorrà ancora perché possa diventare il gioco che i suoi fan aspettavano?
Fonte: Gamespot