ArmA 3: media e istituzioni scambiano un video del gioco per un reale filmato di guerra

Arma 3

Un video estrapolato da un videogioco è stato spacciato per un filmato del conflitto tra Russia e Ucraina ancora in corso. Questa volta il video proviene dal videogioco ArmA 3. Era già accaduto con immagini provenienti da WarThunder al TG2 RAI. Adesso, invece, si tratta di immagini che hanno fatto il giro del mondo.

Il filmato incriminato era stato postato su YouTube non molti giorni fa dall’utente Norov. Il filmato è stato poi ri-caricato da fonti di informazione nazionali italiane e internazionali ucraine. Infine, il filmato di ArmA3 è stato condiviso anche dal profilo twitter del Ministero della Difesa Ucraina che ha poi corretto il tiro eliminando il video.

Anche tanti giornali italiani caduti nella trappola alla ricerca del facile click. La Repubblica e La Stampa ad esempio sono state due delle maggiori testate a tiratura nazionale a ricondividere le immagini di ArmA 3 attraverso i loro portali. A lasciare testimonianza della ignominiosa figura ci pensano gli screenshot raccolti da Open. A quanto pare i nostri giornali sono in buona compagnia dato che lo stesso filmato è stato ricondiviso anche da due testate ucraine.

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Diversi anche i profili twitter che, fidandosi dei portali di informazione, hanno rilanciato il video credendo di stare denunciando ciò che succede al momento. Chiariamoci, il fatto che questo particolare filmato non provenga dalle zone di conflitto non significa che non ci sia un conflitto in corso e che non sia altrettanto violento (meglio specificare). Altrettanti i tweet di risposta che hanno fatto notare l’errore inducendo, in molti casi, alla cancellazione del post originale.

Curioso caso del destino, 4 anni fa era stata proprio la Russia a confondere i video di ArmA 3 per reali scene del conflitto in Siria.

Purtroppo il conflitto non accenna a scemare. Le sanzioni applicate alla Russia non sembrano sortire l’effetto sperato. Tante le aziende del settore tecnologico e videoludico che, in risposta ai conflitti, hanno sospeso i rapporti commerciali con Mosca.

Fonte: Open