Russia: sospendere gli affari costa al mercato dei videogiochi 3,4 miliardi di dollari

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Ora che tutte le major dell’industria hanno sospeso i loro rapporti commerciali con Mosca e Minsk è possibile fare ipotesi su quanto questa mossa costerà al mercato videoludico. Interrompere vendite ed erogazione di servizi in Russia e Bielorussia significa rinunciare ad introiti per 3,4 miliardi di dollari. A rilevarlo è GameIndustry.Biz. Il portale britannico specializzato ha proposto una sua analisi della situazione attuale.

Nel corso dell’ultima settimana sono tre le big che hanno deciso di mettere in stand-by i loro affari. Microsoft, Sony e Nintendo rispondono alla situazione di conflitto con uno stop. GameIndustry ripesca i dati raccolti da IDG Consulting che aveva stimato come il mercato russo valesse, nel 2021, proprio la cifra sopra indicata.

I dati provenienti dalla Russia parlano chiaro: 1,4 miliardi provenienti dal solo settore mobile, seguono a ruota le vendite PC con 1,2 miliardi. Il mercato console vale quasi 900 milioni di cui oltre la metà – 550 milioni – provengono dagli store digitali. Per fare un paragone è più di una volta e mezzo il valore del mercato italiano nel 2020.

In altri termini, leggendo sempre i dati di IDG consulting, scopriamo che il mercato videoludico nel suo insieme vale, in Europa, ben 51 miliardi di dollari. Mosca smuove da sola il 6% di questa cifra. Il mercato mobile russo pesa per ben l’8% del totale e in campo PC arriviamo addirittura al 12%. Dalle stime fornite dal portale Newzoo, invece, scopriamo che il mercato russo con i suoi 80 milioni di videogiocatori sia al sesto posto per espansione in Europa e quindicesimo in tutto il mondo. Il primo posto europeo appartiene alla Germania, il primato globale va invece alla Cina.

Insomma, a livello puramente economico sembra che l’industria – dal valore di 60 miliardi di dollari – potrebbe sentire il contraccolpo di queste decisioni. Quali saranno gli effetti a lungo termine lo si potrà capire solo in futuro.

Fonte: GameIndustryIIDEA