I videogiochi sono una forma di intrattenimento capace di offrire un livello di immedesimazione inarrivabile da libri, cinema, radio e televisione. Specialmente in questi ultimi anni, la loro crescente complessità cosmetica e strutturale ci ha consentito di immergerci in mondi fantastici, scenari esotici nonché epoche storiche del passato. Incuriosita dalla popolarità che la saga di Assassin’s Creed aveva tra i suoi studenti, la professoressa di storia e filosofia Rosaria Romano del liceo linguistico e di scienze umane ‘Isabella d’Este’ di Tivoli (Roma) ha visto nel capitolo più recente un potenziale strumento per illustrare ai suoi alunni La Rivoluzione francese. Secondo l’insegnante, intervistata dall’ANSA, il realismo con cui è stata ricreata la Francia di fine ‘700 permette una comprensione della realtà del tempo difficilmente replicabile da un testo scritto. Un livello di immersività che lo ha trasformato in un potenziale strumento di studio, non solo limitato alla storia in senso stretto, ma estendibile anche ad altre materie quali la storia dell’arte e non solo: Assassin’s Creed: Unity è stato analizzato anche sotto altri aspetti come la percezione della Rivoluzione Francese nelle differenti nazioni e l’uso della violenza nei media. Un’esperienza estremamente positiva, quindi, che la professoressa Romano vuole ripetere con altre classi e altri capitoli della saga. In quanti tra voi la vorrebbero come insegnante?
FONTE: ANSA