Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey – Recensione

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Jesse, andiamo a cucinare!

L’alchimia, come potrete sicuramente immaginare, è il fulcro dell’intera avventura. La saga di Atelier si regge da sempre sul peculiare dualismo di crafting e combattimenti, entrambi di pari profondità, quasi come fossero due giochi fusi in uno: Atelier Firis, sotto questo aspetto, non fa eccezione. In verità, non abbiamo notato particolari cambiamenti rispetto ad Atelier Sophie, anche sull’aspetto delle varie interfacce. Raccogliendo materiali in giro – molti reperibili solo durante alcune ore del giorno e in precise condizioni atmosferiche – sarà possibile riutilizzarli mescolandoli in un calderone e seguendo (magari non sempre alla lettera) le ricette ottenute nei modi più disparati.

Ogni oggetto ha statistiche uniche da sfruttare a nostro vantaggio per creare equipaggiamento e armamentario sempre migliore. Mixare il tutto è semplice e intuitivo, ma farlo con oculatezza e sprecando il minor numero di materiali possibili richiede comunque un bel po’ di esperienza. In linea di massima, Atelier Firis centra pienamente l’obiettivo che la saga si è da sempre prefissata: rendere interessanti – e, perché no, anche rilassanti – ore e ore di crafting premiandoci con eventuali – e palesi – risultati in battaglia.

Anche i vari scontri coi nemici non hanno subito chissà quante modifiche, rispetto al passato. Il gioco è ancora strettamente a turni, nonostante Firis, vista la sua fragile natura, richieda molta più protezione del solito. A tal proposito, sarà ora possibile sfruttare la barra degli attacchi speciali per far sì che i suoi alleati fungano da veri e propri scudi umani per lei.

Per il resto, si presenta come un Gioco di Ruolo giapponese classico come non mai, con possibilità di sfruttare magie, oggetti, migliorare statistiche con l’aumentare dei livelli e così via. La vera e propria novità, quella di cui parlavamo prima, è l’introduzione di un mondo aperto esplorabile. I fan di vecchia data sanno benissimo come Atelier ci abbia sempre costretti all’interno di aree piuttosto contenute, quasi come fossero un semplice contorno della zona principale, quella in cui è situato il nostro calderone.

In Atelier Firis, invece, avremo una “casa ambulante” che potremo piazzare in prossimità di ogni checkpoint. L’idea di unire le meccaniche classiche ai vastissimi mondi aperti dei GdR odierni è accattivante proprio come sembra ma, purtroppo, l’inesperienza del team si fa sentire un po’.

Il titolo risulta infatti troppo dispersivo – spesso, non avremo neanche un obiettivo vero e proprio da conseguire – e la presenza (per quanto parziale) del limite di tempo non aiuta affatto a goderselo. Le missioni secondarie, tra l’altro, ci verranno ora assegnate dai vari comprimari sparsi nella mappa e, oltre che facili da mancare, non sono neanche segnalate in alcun modo.

In poche parole, all’arrivo in una grande città, ci si ritrova costretti a interagire con ognuna delle decine di persone nei paraggi nel tentativo di scovare chi di loro sia in possesso di un compito da assegnarci. Avremmo preferito, in questo caso, che tra personaggi primari e secondari ci fosse stata comunque un qualche tipo di distinzione.

Anche graficamente il titolo mostra il fianco a numerose critiche. Il passaggio al mondo aperto sembra aver gravato eccessivamente su un motore che, a conti fatti, non è per nulla al passo dei tempi. Alla fine della fiera, Firis è visivamente anche peggiore di Sophie, stracolmo di evidenti pop-up e di un’illuminazione dinamica che va e viene a proprio piacimento.

Ottimo come sempre, invece, il comparto sonoro: le OST si rivelano ancora una volta tra le migliori nel genere, tanto nell’accompagnamento all’esplorazione quanto negli scontri più violenti.

L’idea di unire le meccaniche classiche ai vastissimi mondi aperti dei GdR odierni è accattivante proprio come sembra ma, purtroppo, l’inesperienza del team si fa sentire un po’.

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
7.5
atelier-firis-the-alchemist-and-the-mysterious-journey-recensione<b>PRO</b><br> Stracolmo di cose da fare <br> Il mondo aperto è un'ottima novità... <br> <b>CONTRO</b><br> ...ma necessita ancora di molti miglioramenti <br> Graficamente arretrato