Come molti di voi viaggiatori avranno scoperto in queste ore, un attacco hacker ha mandato in tilt parte del sistema ferroviario italiano. Per la precisione ha messo fuori servizio le biglietterie delle stazioni e altri servizi di Trenitalia.
Oltre alle biglietterie fisiche, sono state disattivate anche quelle automatiche. In aggiunta sono stati disattivati tutti gli annunci automatici e i tabelloni elettronici, tornando a fare gli annunci tramite megafono come un novello ‘strillone‘ degli anni ’20 e ’30. Mentre non stati ravvisati particolari problemi invece per l’acquisto online dei biglietti tramite il sito ufficiale.
Con un annuncio, Ferrovie dello Stato aveva comunicato che alcune utenze dei sistemi di vendita fisici di Trenitalia, erano state disattivate per precauzione, invitando i passeggeri a salire sul treno e presentarsi al capotreno per acquistare il biglietto.
L’attacco in questione è di tipo ransomware, ovvero blocca il sistema su cui è stato scatenato e chiede anche un risarcimento in denaro. In molti casi, mentre il sistema è bloccato tenta di rubare quanti più dati possibili dal PC. Tale attacco è stato rivendicato dal gruppo russo-bulgaro Hive, noto per aver già attaccato in precedenza MediaMarkt e MediaWorld. Precisiamo a scanso di equivoci che al momento non è stato riscontrato alcun legame tra l’attacco in corso e i fatti di cronaca quotidiana della guerra in Ucraina.
I motivi in questione sarebbero solamente di tipo economico e non sono per vendetta nei confronti dell’Italia, dopo la sua ferma posizione contro la Russia. Il gruppo di hacker ha comunque chiesto a Trenitalia un riscatto di 5 milioni di dollari in Bitcoin, da pagare entro 3 giorni, prima che la cifra raddoppi.
Nel frattempo, continuano anche le indagini del Centro nazionale Anticrimine informatico della Polizia per capire se gli hacker russi siano riusciti o meno ad entrare in possesso delle informazioni personali dei viaggiatori.
Fonte: TechGameWorld