Zero tituli, direbbe un certo Josè Mourinho, esonerato proprio oggi dalla Roma. Better Call Saul, considerato all’unanimità come una delle migliori serie TV di tutti tempi, considerata da alcuni addirittura superiore a Sua Maestà, Breaking Bad, ha chiuso la sua carriera televisiva con zero vittorie su 53 nomination totali agli Emmy Awards. Un bottino nemmeno definibile “magro”, bensì inesistente, e che certamente non rende giustizia alla grandezza della serie.
Fortunatamente, non sembra che i diretti interessati siano tanto rattristati dall’epilogo. “Arrivati a questo punto, siamo tutti orgogliosi del lavoro che abbiamo creato noi e Peter Gould”, ha spiegato Rhea Seehorn, interprete di Kim Wexler, uno dei personaggi chiave della serie. “Abbiamo azzeccato la stagione finale e la conclusione e questa è una cosa davvero difficile da fare. Penso che mentirei se dicessi il contrario, tutti vogliono andare sul palco e dire “grazie un’ultima volta per il riconoscimento”. Ma ho la sensazione che ci sentiamo tutti orgogliosi di questo show, a prescindere da tutto”. L’attrice, doppiatrice in Invincible Stagione 2, si reincontrerà con Vince Gillian in una nuova serie TV per Apple TV.
Better Call Saul ha avuto la sfortuna dalla sua parte, va riconosciuto. Nelle sue prime stagioni, forse le più deboli (il che fa ridere, visto il livello), si è dovuto confrontare con la serie TV in voga del momento, ossia Game of Thrones, capace di strappare un Emmy anche con la dimenticabilissima ottava stagione. Più recentemente, ha dovuto fare i conti con Succession, serie TV rivelazione del momento, The Bear e Beef, anche queste capaci di conquistare critica e pubblico.
A conti fatti, però, non è certamente un Emmy Award a quantificare la grandezza di una serie TV. Better Call Saul verrà ricordata negli annali anche come la serie TV più ingiustamente snobbata di sempre, ma non è certamente la prima grande serie TV a concludersi con zero riconoscimenti. Tra le pietre miliari del medium va ricordata la prima stagione di True Detective, serie TV antologica che ora vede l’arrivo di una quarta stagione. Zero titoli anche per lei, in un’annata dove la scena fu rubata da Breaking Bad.
Restando in tema poliziesco, impossibile non citare Sua Maestà The Wire, serie TV dove recitò il compianto Lance Reddick. Anch’essa, nonostante le indiscusse qualità, non riuscì mai a vincere un singolo Emmy Award. Non solo, ottenne due singole nomination. Insomma, l’indignazione da parte del pubblico è comprensibile, però… questi premi sminuiscono davvero la rilevanza che Better Call Saul ha nel panorama televisivo? Discutetene nei commenti, Gametimers.
Fonte: Wired