Le proteste negli USA, a seguito della morte del 46enne George Floyd, non accennano a placarsi. Le varie manifestazioni che stanno infiammando gli Stati Uniti sotto lo slogan Black Lives Matter hanno convinto già PlayStation a rimandare l’appuntamento fissato per il 4 giugno durante il quale avremmo dovuto vedere i primi giochi di PlayStation 5.
La decisione presa da PlayStation ha subito raccolto l’approvazione della community di gamer oltre che di altre compagnie impegnate a vario titolo nel mondo videoludico. Prima da citare è sicuramente Xbox. I canali social di Xbox applaudono alla decisione degli eterni rivali: “We stand together” commenta Xbox sotto al tweet pubblicato da PlayStation. Tweet che, è il caso di raccontarlo, rischia di diventare uno dei più condivisi della storia.
Anche la casa proprietaria di PlayStation, ovvero Sony, ha iniziato a twittare in merito alla vicenda incassando l’approvazione di Phil Spencer, numero uno di casa Xbox.
Altre società avevano già espresso la loro volontà di rinviare presentazioni ed eventi, in considerazione proprio della delicatezza di questi momenti concitati. Electronic Arts, ad esempio, ha già deciso di rinviare la presentazione di Madden NFL 2021 a data da destinarsi. Anche Naughty Dog ha preso una posizione chiara unendosi al coro di tweet Black Lives Matter che compaiono ovunque nel social dei cinguettii. Come loro, anche i colleghi dei Santa Monica Studios, di Insomniac Games e di Rocksteady Studios. Gli autori rispettivamente di God of War, Marvel’s Spiderman e Batman Arkham esprimono solidarietà nei confronti della comunità nera americana.
Una levata di scudi ancora in divenire ma che almeno in un caso, ha trovato terreno fertile per le polemiche. Si tratta del profilo twitter di Activision Blizzard. Sotto al tweet di solidarietà della compagnia si è scatenato un profluvio di commenti di gamer memori della posizione presa da Blizzard durante altre proteste di Hong Kong. Activision ha comunque deciso di rinviare la quarta stagione di Call of Duty: Modern Warfare e la settima di Call of Duty: Mobile.
Non c’è dubbio. Il mondo gaming pare essere compatto sull’argomento. Prese di posizione del genere non possono che essere apprezzate.