Bungie, ora di proprietà Sony Interactive Entertainment dopo essere stata acquisita per 3,6 miliardi di dollari, non è sfuggita all’emorragia di dipendenti che sta colpendo diversi studi. Anche il team papà di Halo e Destiny ha dovuto dire addio a diversi dipendenti a causa di ristrutturazioni volute da Sony stessa, riporta Bloomberg e conferma successivamente anche lo stesso CEO dello studio, Pete Parson. Non è chiaro al momento il numero di persone che hanno dovuto lasciare la compagnia, ma dalle parole di Jason Schreier sembra si tratti di un numero non proprio trascurabile.
“Oggi è un giorno triste per Bungie in quanto diamo l’addio a colleghi che hanno avuto un impatto significativo sul nostro studio”, ha scritto Pete Parson su Twitter. “Il modo con cui questi individui eccezionali hanno contribuito ai nostri giochi e alla cultura di Bungie è stato clamoroso e continuerà ad essere parte di Bungie per ancora molto tempo. Queste persone sono davvero talentuose. Se avete dei posti liberi, raccomando altamente ognuno di loro”, ha poi continuato il CEO della software house.
La compagnia aveva già fatto discutere in giornata per il rinvio, l’ennesimo, di Destiny 2: The Final Shape, l’ultimo DLC dell’iconico Live Service dai creatori di Halo. Il DLC uscirà a giugno, invece che febbraio, e questo lo porta a uscire dal corrente Anno Fiscale di Sony Group Corp. Il rinvio ha colpito anche Marathon, gioco annunciato nel 2023 e che riporta in auge una IP storica di Bungie, addirittura antecedente a Halo: Combat Evolved. Il gioco, anch’esso concepito come Live Service multipiattaforma, adesso è fissato per il 2025.
Fonte: Bloomberg