Call of Duty: continua la guerra ai cheater! Chiusi altri quattro provider di cheat

Call of Duty Black Ops 6 Trailer The Truth Lies Xbox Game Pass Day 1

Continua la guerra tra Activision-Blizzard, Call of Duty e i cheater di tutto il mondo. Nel corso del weekend sono stati chiusi altri quattro provider di software dedicati al cheating.



I provider “GCAIMX“, “Suave“, “ZZ’S“, e “MoneyMan” sono stati chiusi assieme a tutti i loro siti, canali social e i canali sui servizi di messaggistica come Telegram e Discord. Ciò metterà fuori uso tutti i giocatori che utilizzavano i loro servizi a pagamento per imbrogliare online.

Si tratta solamente di un primo passo verso un gioco libero da cheater, fatto proprio alla vigilia del ritorno della storica e amatissima mappa di Verdansk su Call of Duty Warzone. Purtroppo come ben sappiamo, sebbene questa chiusura danneggerà un po’ di portafogli non ci vorrà molto tempo affinché non spuntino fuori nuovi provider, o gli stessi provider con nomi differenti. Quella di Activision e COD è una battaglia davvero dura e complessa, un po’ come la guerra in Vietnam. Questo perché attività e conti di questi gruppi criminali si nascondono in paradisi fiscali e legali, dove è piuttosto complesso far agire avvocati e forze dell’ordine.

Ogni anno il publisher americano, ora in forza a Xbox e Microsoft, spende milioni di dollari per sviluppare nuovi sistemi anti-cheat e un team di avvocati che si occupa di tutti questi provider. Ma non sempre i risultati sono soddisfacenti, anche perché data l’enorme popolarità della saga di Call of Duty a livello globale, i produttori di software di cheating sguazzano con facilità nel mercato nero.

Fonte: IGN