Se n’è andato il 1° novembre, a 69 anni. Carlo Ambrosini è forse una delle matite più note che siano mai passate da Sergio Bonelli Editore. Proprio la casa editrice ha dato la notizia in un lungo post ripreso poi dal Corriere Della Sera.
Nato nel 1954 a Brescia, Carlo Ambrosini frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il sogno iniziale dell’autore era quello di divenire pittore. Le illustrazioni, racconta Sergio Bonelli Editore, sono un modo per sbarcare il lunario inizialmente. Sebbene fosse attivo dagli anni ’70, Ambrosini indica il 1980 come anno del suo esordio fumettistico. Più precisamente, l’autore fa riferimento al numero 26 di Ken Parker edito da Cepim.
Carlo Ambrosini, come Giuseppe Montanari (scomparso questo agosto) è tra i primi a far parte dello staff stabile dietro Dylan Dog. Esordisce sulla collana col numero 15: Canale 666. Per l’indagatore dell’incubo, Ambrosini disegna alcune delle storie più memorabili: Inferni e, soprattutto, Il Lungo Addio (che alcune fonti indicano come ispirazione per Ti Sento Vivere degli 883). A partire dal 1997, però, Amrbosini lavora full-time alla sua prima creatura originale per Bonelli: Napoleone. La collana supera le 50 uscite bimestrali e resta in edicola per una decina di anni. Dopo toccherà a un altro personaggio: Jan Dix che, però, vanta solo 14 albi.
Nel suo messaggio, la casa editrice esprime la sua vicinanza alla famiglia del disegnatore lombardo.