Hanno Ucciso L’Uomo Ragno: partite le riprese della serie Sky sugli 883. Ecco la prima foto dal set

L'esordiente Elia Nuzzolo interpreterà Max Pezzali. A Mattia Oscar Giuggioli il ruolo di Mauro Repetto.

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Già in corso le riprese nel centro storico di Pavia. Giù per le strade si vedono gang di operatori in steady cam pieni di stress. “Hanno Ucciso L’Uomo Ragno” racconterà la storia della formazione del duo Pezzali/Repetto a partire dagli albori, tra i banchi di scuola del Liceo Nicolò Copernico di Pavia dove i due si sono conosciuti.

Fino a pochi giorni fa erano ignoti i nomi – e i volti – degli attori che avrebbero interpretato il duo di protagonisti. Per Repetto è stato scelto Mattia Oscar Giuggioli già visto in Vostro Onore nel ruolo di Matteo Pagani. Per Max, invece, si è scelto l’esordiente Elia Nuzzolo. Classe 2000, in cv vanta appena una manciata di collaborazioni. La regia è affidata a Sidney Sibilla (L’Incredibile Storia Dell’Isola Delle Rose). La sceneggiatura è firmata ancora da Sibilla insieme a Francesco Agostini, Chiara Laudani e Giorgio Nerone. La serie è attesa nel 2024 su Sky e in streaming su Now TV.

Tutte queste informazioni sono state svelate da Sky nel corso della presentazione dei palinsesti della prossima stagione televisiva. Nel dettaglio: “Hanno Ucciso L’Uomo Ragno” è attesa nel corso del 2024. Il reveal, invece, è datato a luglio dello scorso anno, quando erano cominciate le operazioni di pre-produzione.

Proprio lo scorso anno, sempre in luglio, Max Pezzali ha portato avanti il suo tour per gli stadi. Dopo una prima tappa, al Meazza di Milano è stato un trionfo anni ’90. Subito dopo il concerto – durante il quale si ha avuta l’occasione di rivedere alcuni ex storici: Repetto in primis ma anche Paola e Chiara, sulla cresta di un onda revival anche loro – Pezzali affermò che avrebbe adorato riprendere a lavorare con l’altra metà degli 883, co-autore dei testi.

Le riprese di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, dicevamo, sono in corso a Pavia. La provincia lombarda ha spesso fatto da sfondo silenzioso alle canzoni del gruppo. Tratteggiata appena, quella degli 883 era la Provincia Italiana per antonomasia. Chi, cantando Tieni il Tempo, non ha pensato alla propria di città sul verso del “nessuno si diverte e mai si divertirà”. E che dire di Rotta per Casa di Dio, la canzone post-serata per eccellenza se avete 30 anni o su di lì. Sullo stesso tema, ma con sonorità e toni opposti Le Luci Di Natale e Basta Un Giorno Così.

E ancora Con Un Deca e S’Inkazza che accennano anche a una disillusione e a una delusione generazionale che si fa urlo più forte in La Rana e Lo Scorpione (forse non orecchiabile come Vaffanculo di Marco Masini, ma vabeh). E poi il tema delle delusioni amorose, trasversale a ogni generazione e latitudine, italica e non. Canzoni come Senza Averti Qui, Grazie Mille e Ti Sento Vivere o Nessun Rimpianto. Note che hanno sottolineato ogni lacrima versata per amore… Ora scusate, vado a rinnovare l’abbonamento Sky.

FONTEGazzetta Dello Sport