ChatGPT, Elon Musk chiede un freno: “è pericoloso”. Primo firmatario della lettera inviata a Open AI

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Tanti esperti di tecnologia e informatica, tra cui anche il proprietario di Twitter Elon Musk, hanno firmato una petizione per fermare l’addestramento delle intelligenze artificiali. Con questa richiesta, gli esperti del settore – e non solo – mettono in guardia i governi dagli eventuali rischi. ChatGPT, con la nuova versione Gpt-4 potrebbe causare grossi sconvolgimenti dal punto di vista economico ed essere pericolosa per la comunità.

Tra gi esperti che hanno firmato questa petizione troviamo oltre a Elon Musk anche Yuval Noah Harari e uno dei fondatori di Apple, Steve Wozniak. Al momento sono mille le persone ad averla firmata, nessuno è contro l’innovazione ma tutti chiedono ancora del tempo per rendere le Intelligenze artificiali ancora più affidabili, sviluppare al meglio i protocolli di sicurezza e i sistemi di governance.

A dire la sua sull’argomento il professor di Ingegneria informatica all’Università della Calabria Domenico Talia, uno dei firmatari italiani: “Sappiamo che l’innovazione non si può fermare, ma questo è un caso eccezionale. Nemmeno chi le crea sa davvero cosa possono fare queste tecnologie. Sta succedendo tutto troppo in fretta. Tra pochi mesi potrebbe essere già pronta una Gpt-5. Ancora più potente. Queste tecnologie sono destinate a cambiare il mondo e il lavoro di centinaia di milioni di persone. Soprattutto lavori intellettuali“.

Sulla questione, in una recente intervista, il CEO di OpenAI Sam Altman ha espresso tutta la sua preoccupazione sulle sue creature: “Negli ultimi mesi, i laboratori di intelligenza artificiale si sono bloccati in una corsa incontrollata per sviluppare e implementare cervelli digitali sempre più potenti. Nessuno, nemmeno i loro creatori, però possono capire, prevedere o controllare in modo affidabile queste tecnologie”.

E voi cosa ne pensate delle ChatGPT? Fatecelo sapere, come sempre, qui sotto nei commenti. Di recente, tra i risvolti positivi nell’utilizzo delle Intelligenze Artificiali, la storia di Sassy, una cagnolina salvata dalla diagnosi corretta suggerita da GPT-4 dopo che questa è stata interrogata inserendo i dettagli e i sintomi.

Fonte: LaStampa