In principio fu Will Wright
Se da un lato il successo di Cities Skylines stride con il flop della saga originale patrocinata da EA, quella cioè che diede origine a decine e decine di cloni e che ha comportato persino la chiusura dello studio di Maxis Emeryville, dall’altro possiamo intuire che il mercato videoludico non si è affatto stancato degli city builder. Solo che pretende ancora qualità.
Da questo punto di vista, Cities Skylines è sicuramente un prodotto solido e ben pensato. Se avete giocato il titolo su PC saprete di cosa stiamo parlando, perché la versione Xbox One Edition non se ne discosta affatto. Se ve lo siete perso, allora sappiate che il gioco di Colossal Order (riadattato su console da Tantalus) è quanto di più classico ci possa essere e vi chiede di calarvi negli abiti griffati di un sindaco statunitense che decide di dar vita alla più grande speculazione immobiliare della storia. Proprio come nel gioco ideato da Will Wright, insomma.
Tutto inizia scegliendo il terreno su cui posare la prima pietra: se siete furbi sarà attraversato da uno o più corsi d’acqua. Imparate dalla storia: Ittiti, Assiri e Babilonesi avevano il Tigri e l’Eufrate, l’Egitto il Nilo, Roma il Tevere, Pagigi la Senna, Londra il Tamigi… Questo vorrà dire qualcosa, no?
Speravamo che gli sviluppatori adottassero un sistema migliore per sopperire all’assenza del mouse.
Scelta la “location”, si darà il via alla costruzione delle prime case. Le classiche villette a schiera della periferia americana. Collegate tra loro dalle prime strade, le vedrete animarsi: qualcuno avrà già deciso di trasferirsi! Tempo due minuti, e sul social cittadino – una sorta di Twitter tramite il quale vi giungeranno tutte le lagnanze dei cittadini – piomberanno le prime lamentele: mancano acqua ed elettricità. Ecco perché è consigliabile avere un fiume a due passi dalla città: potrete saccheggiare la natura costruendo centrali idroelettriche e tubature, senza spendere un capitale in tubazioni e tralicci per allacciare ogni edificio al sistema. Risolto questo primo inghippo, non vi ci vorrà molto per comprendere che il paesino che avete sotto il naso non decollerà senza i due poli perno del capitalismo moderno: l’industria in cui impiegare gli abitanti e un centro commerciale per far girare l’economia. Compiuti anche questi passi, la vostra cittadina inizierà a marciare quasi in autonomia…