
Nel 2025 il mercato dei componenti per PC sta affrontando una crisi delle memorie RAM senza precedenti, con prezzi in forte aumento e scorte sempre più limitate in tutto il mondo. Questo fenomeno non sta colpendo solo l’ultima generazione di moduli DDR5, ma anche le tecnologie più diffuse come DDR4, le cui scorte si stanno riducendo man mano che i produttori spostano le loro linee verso prodotti più remunerativi come DRAM per server, DDR5 e High Bandwidth Memory (HBM) per infrastrutture di intelligenza artificiale.
Memory crunch globale: prezzi in ascesa e domanda spinta dall’intelligenza artificiale
La scarsità di memoria DRAM è diventata una delle tendenze tecnologiche più discusse del 2025 e oltre. La domanda proveniente da settori ad alta intensità di memoria, come l’intelligenza artificiale e i data center, ha ridotto la disponibilità di moduli DRAM destinati al mercato consumer, facendo impennare i prezzi in modo significativo. Le previsioni degli analisti indicano che questa tendenza non accennerà a diminuire, con prezzi che potrebbero continuare a salire almeno fino alla metà del 2026.
In questo contesto, i kit di memoria DDR4, pur essendo considerati tecnologie legacy, hanno mantenuto una forte domanda proprio per il loro ruolo ancora centrale nei PC mainstream e per il fatto che la produzione non è stata completamente interrotta. Tuttavia, la scarsità di prodotti e l’aumento dei costi hanno finito per far sì che alcuni kit DDR4 raggiungano prezzi non molto distanti da quelli di kit DDR5, una situazione paradossale rispetto alle aspettative tradizionali che vedevano le tecnologie meno recenti più economiche.
Il ritorno in auge dei processori AMD DDR4-friendly
In questo scenario di memory crunch molti appassionati di PC e costruttori budget-conscious stanno riscoprendo la convenienza delle piattaforme con supporto DDR4, in particolare quelle basate sui processori AMD Ryzen della generazione AM4. Modelli come il Ryzen 5 5800X e il suo refresh 5800XT, così come il popolare Ryzen 7 5800X3D, sono tornati a essere tra i più cercati e venduti anche nelle classifiche Amazon di Stati Uniti e Regno Unito, nonostante la loro architettura basata su Zen 3 sia ormai “vecchia” di alcuni anni.
Questa tendenza è alimentata da due fattori principali: da un lato, il costo totale di una build DDR4 è molto inferiore rispetto a una piattaforma DDR5, proprio perché la RAM DDR4 e le schede madri relative restano generalmente più economiche; dall’altro, l’aumento dei prezzi delle memorie ha reso la differenza di costo tra DDR4 e DDR5 ancora più marcata, spingendo i consumatori verso soluzioni che offrano un miglior rapporto prezzo-prestazioni.
Per molti PC builder questa tendenza non significa un ritorno tecnologico, ma una scelta pragmatica: con costi complessivi inferiori di 200-400 € per una build DDR4 rispetto a una DDR5 equivalente, l’adozione di processori e piattaforme AMD compatibili con DDR4 permette di ottenere prestazioni solide negli usi quotidiani e nei giochi senza dover pagare il premio di prezzo associato alle tecnologie più recenti.
Perché la domanda DDR4 resta forte nonostante sia tecnologia “vecchia”
È importante comprendere che, nonostante il progressivo spostamento degli investimenti produttivi verso DDR5 e HBM, DDR4 non è ancora completamente superata nei segmenti consumer. Molte famiglie di CPU AMD (e anche alcune Intel con DDR4) continuano a essere compatibili con questa memoria, creando una base installata ampia che non è ancora pronta a migrare completamente alle nuove tecnologie, soprattutto considerando l’aumento dei costi complessivi delle piattaforme DDR5.
Inoltre, mentre le memorie DDR5 offrono vantaggi tecnici come maggiore larghezza di banda e future possibilità di prestazioni, per numerosi utilizzi quotidiani e gaming la differenza tra DDR4 e DDR5 non si traduce sempre in un valore percepibile per l’utente medio immediatamente dopo l’acquisto. Questo rafforza l’attrattiva dei sistemi AMD AM4 e di altre piattaforme DDR4 in un periodo in cui i prezzi della memoria sono fuori controllo.
Cosa aspettarsi per il futuro
Secondo le previsioni degli analisti, la scarsità di DRAM potrebbe perdurare almeno fino alla fine del 2026 o oltre, soprattutto se i produttori continueranno a privilegiare la produzione di memorie per server e AI rispetto alla memoria consumer. Questo significa che le piattaforme DDR4 e i processori che le supportano, inclusi molti modelli AMD Ryzen AM4, potrebbero rimanere una scelta rilevante per molti costruttori di PC e appassionati ancora per qualche tempo, almeno finché non si stabilizzerà l’offerta di DDR5 e altri moduli più moderni arriveranno su larga scala.
Per ora, la crisi delle memorie RAM continua a influenzare le decisioni di acquisto, spingendo verso soluzioni alternative e riscoprendo tecnologie consolidate ma meno costose, in un equilibrio tra prestazioni, disponibilità e budget che è destinato a dominare il mercato PC nei prossimi mesi.
Fonte: Tom’s Hardware









