Cyberpunk 2077 vuol essere un’opera d’arte, non un manifesto politico

Cyberpunk 2077
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Cyberpunk 2077 fa riferimento ad una corrente letteraria nota per l’utilizzo massiccio di critica ai problemi della società contemporanea. Visti i recenti disordini successi in America in seguito al movimento Black Lives Matter, molti videogiochi hanno inserito dei riferimenti come segno di solidarietà.

Il sito web polacco Spider’s Web ha chiesto a Pawel Sasko, quest designer di Cyberpunk 2077, se anche CD Projekt RED ha pensato di inserire qualche riferimento al Black Lives Matter. Queste la sua risposta: “Il punto principale è che ormai abbiamo già registrato tutto il gioco, in realtà da molto tempo. Questa è l’ultima fase in cui non cambiamo nulla nella storia che stiamo raccontando, non aggiungiamo nulla o rimuoviamo nulla. Questi eventi, si sono svolti di recente“.

Lo sviluppatore ha poi proseguito, allargando la risposta: “Il secondo punto è, per noi, Cyberpunk 2077 e The Witcher sono giochi che mostrano la nostra filosofia come studio. Il gioco a cui stiamo lavorando è in larga misura un mezzo di intrattenimento. Ma per noi è anche un’arte, un’opera che mostra la nostra visione. Per me, la cosa più importante è che il nostro gioco non sia una dichiarazione politica, una tesi politica. Per me e il mio team, Cyberpunk 2077 è un’opera d’arte e mi attengo sempre ad esso, lo dico sempre ai miei designer. Non mi sento come se stessi producendo qualcosa, mi sento più come se stessi dipingendo un quadro o facendo musica, storie, film. Questa è arte per me e l’arte sono le storie che raccontiamo al giocatore, e questa è la cosa più importante per noi“.


Come studio, siamo una tale amalgama di persone diverse che hanno approcci diversi alla vita politica, religiosa, spirituale. Anche quando si tratta di orientamenti sessuali o simpatie politiche. Come studio, cerchiamo sempre di coltivare l’apertura e di affrontarla in modo tale che tutti possano avere voce in capitolo. Che ognuna di queste sfumature possa essere rappresentata, purché sia, ovviamente, all’interno della legge e della ragione. In modo che ogni giocatore possa trovare qualcosa per tutti e trovare le risposte alle sue domande“, ha concluso Sasko.

CD Projetk RED non ha mai avuto remore ad inserire quest e situazioni politicamente ambigue. Già dai tempi del primo The Witcher, culminando poi, nella grande quantità vista nel terzo capitolo. Se consideriamo che Cyberpunk 2077 avrà libertà di scelta tre volte superiore a The Witcher 3 diventa logico pensare che ci saranno molte situazioni in cui si potrà prendere posizione politica.

Recentemente, Sasko, aveva detto che in Cyberpunk 2077 ci saranno tantissime scelte che permetteranno addirittura di saltare la trama. In un tale intreccio, immaginiamo che CD Projekt RED abbia aggiunto la decantata “Apertura che permette a tutti di avere voce in capitolo“.

Non ci resta che aspettare il prossimo 19 novembre 2020 per poter mettere la mani sul titolo e valutare in prima persona il mastodontico titolo polacco.

Fonte: Wccftech