La società che ha prodotto il primo gioco di ruolo pen & paper di Cyberpunk ha rotto il silenzio e commentato le proteste che stanno avendo luogo negli USA in queste ultime settimane. La causa è l’assassinio di George Floyd a Minneapolis, nel Minnesota.
L’intero mondo dell’intrattenimento si è mobilitato a esporre il proprio cordoglio nei confronti di George Floyd e delle tante vittime di un abuso di potere ingiustificato, dimostrando apertamente il proprio sostegno riguardo la causa.
Anche il settore videoludico si è mobilitato in massa a tal proposito. Molte software house e nomi importanti del settore si sono infatti schierati a favore di queste proteste. Tutto questo nel tentativo di smuovere qualcosa che nel sistema, evidentemente, non funziona.
A riguardo si è esposta R. Talsorian Games, la che ha pubblicato il gioco di ruolo Cyberpunk 2020 a cui CD Projekt RED si è ispirata per creare Cyberpunk 2077, che uscirà a settembre su PC, PlayStation 4, e Xbox One.
La società ha scritto nel suo blog lasciando intendere in maniera netta quale sia la sua presa di posizione sulle vicende: “Noi non ci limitiamo a condannare il razzismo. Lo disprezziamo. Le persone, indipendentemente dal colore della pelle, dal sesso, dall’orientamento sessuale, dall’etnia, dalle differenze fisiche e mentali, dall’età o dalla fede religiosa, hanno il diritto di condurre la propria vita senza preoccuparsi di venire molestati, picchiati o uccisi da altri. Specialmente altri con potere e autorità“.
Come viene fatto notare nella nota, R. Talsorian Games è stata fondata da un uomo di colore, Mike Pondsmith, il creatore di Cyberpunk 2020 e rimane ancor oggi una delle compagnie del settore più rispettate.
La nota aggiunge inoltre che Pondsmith sta lavorando su un intervento più approfondito dove esprimerà i suoi sentimenti e il suo parere sul discorso di “Razza, abuso dell’autorità e potere“. Infine, ha concluso il discorso con una frase ad effetto: “Cyberpunk era un avvertimento, non un’aspirazione“. Con riferimento a un mondo decadente dove la violenza, i soprusi e le megacorporazioni militarizzate la fanno da padrone.
Fonte: Gamespot