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Dating App: le più famose e usate ‘spiano’ e vendono i dati degli utenti, secondo un report

Tinder, Bumble, Hinge... 22 app su 25 analizzate sono state beccate con le mani nella marmellata

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Brutte notizia per Casanova di ogni genere ed età. Stando a un report condotto da Mozilla – e riportato da ANSAè molto probabile che la vostra dating app preferita stia vendendo i vostri dati anche senza il vostro consenso. Oltre alle concessioni dell’utente in fase di installazione, gli applicativi farebbero incetta di dati anche in momenti in cui non dovrebbero.

Dating App: 22 su 25 ‘rubano’ dati agli utenti

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Hinge, Tinder, Ok Cupid, Match, Plenty of Fish, Blk, BlackPeopleMeet, Grindr… sono solo alcuni dei nomi finiti sotto il mirino di Mozilla. La ricerca, pubblicata sul sito ufficiale della fondazione, è una riedizione di una indagine analoga condotta nel 2021. Anche in quel caso era stato evidenziato un comportamento scorretto da parte dei maggiori player in campo ‘incontri‘.

La situazione sembra però essere peggiorata. Secondo quanto riportano Jen Caltrider, Misha Rykov e Zoë MacDonald (i firmatari della ricerca originale), ora molte delle dating app in circolazione fanno ampio uso di Intelligenza Artificiale per scegliere gli abbinamenti tra i partecipanti. Sì, lo ‘swipe‘ resta volontario, ma gli utenti che vengono mostrati viene deciso da un algoritmo. E l’algoritmo, dicono i ricercatori, è “affamato” dei dati sensibili. Ecco spiegato perché, dicono gli esperti, sempre più spesso vengono proposti sondaggi, quiz e ‘giochi‘ a cui partecipare postando nuovi contenuti.

I dati collezionati dalle dating app, racconta la ricerca, non si limitano solo a quelli forniti volontariamente dall’utente e a quelli descritti nei ToS al momento del sign-up. Molte delle informazioni, dicono, vengono raccolte anche con l’app chiusa (pur negando il consenso perché ciò accada). Tra i dati più spesso raccolti vi sono quelli relativi alla geolocalizzazione, spesso tracciata in tempo reale, ma non mancano i monitoraggi di altre attività sul dispositivo. Una collezione utilizzata per cedere spazi pubblicitari per gli annunci personalizzati e basati sui possibili interessi. Il problema, riporta ancora il documento, è che una tale mole di dati non sembra essere adeguatamente difesa dalle mire di possibili malintenzionati.

A proposito di Dating App, a usarle sono sempre più millennial e generazioni precedenti. I membri della gen-Z sembrano invece preferire i social più recenti come TikTok.

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