Dead Rising 4 – Recensione

Indietro
Successivo

Zombie e ignoranza in quantità industriale

Dead Rising 4 è principalmente un titolo open world, permeato da incarichi di vario tipo, armi fuori di testa e, naturalmente, zombie. Iniziamo parlando della struttura di gioco, suddivisa in sette casi che tracciano la nostra progressione nella trama. Differentemente dai primi capitoli, in questa quarta reincarnazione della saga è stato tolto uno degli elementi che la rendeva particolare rispetto ai titoli simili. Stiamo parlando del limite di tempo che scandiva l’avventura e che metteva una certa pressione, qui eliminato per dar spazio all’esplorazione, rendendo il gioco più accessibile. Per carità, la modalità multiplayer cooperativa reintroduce questo limite, ma non abbiamo potuto testarla a causa dell’assenza di giocatori online.

dr5

Pur con una struttura delle missioni che consiste grossomodo nell’andare dal punto A al punto B compiendo determinate azioni, le abbiamo trovate tutto sommato varie e divertenti. Sia inteso, nella maggior parte delle situazioni il nostro compito è quello di abbattere cadaveri ambulanti di vario tipo per farci strada, ma il mondo in cui lo facciamo riesce sempre a essere diverso, grazie alla varietà e alla follia delle armi ed equipaggiamenti utilizzati. Tra improbabili fusioni tra strumenti di morte di vario tipo (un bastone con attaccate delle granate vi basta?), esoscheletri e armi improvvisate, spesso ci siamo chiesti di che droghe abbiano fatto uso gli sviluppatori. Si scherza, naturalmente.

Come da tradizione, torna il sistema di crafting, qui reso più snello e immediato rispetto ai capitoli precedenti.

Tornando a parlare delle missioni, tanti degli incarichi primari e secondari consistono nell’uso della macchina fotografica al fine di indagare sui motivi dell’epidemia. A tal proposito, in alcune aree ben delineate, dovremo fare degli scatti, facendo anche uso di un filtro per le zone buie e un filtro UV per evidenziare prove e tracce biologiche. Il protagonista è pur sempre un giornalista, quindi tutto è naturalmente ben contestualizzato. La fotocamera ci è utile anche per immortalare gli zombie e gli umani ostili nelle pose più assurde e guadagnare punti, magari facendo uno “stealthie”, ossia un selfie in modalità stealth con gli amati non-morti.

Al fine di creare una sorta di resistenza contro l’epidemia e formare dei punti base, ci viene dato modo di liberare e ripopolare dei bunker. Dopo aver eliminato ogni zombie presente al loro interno, potremo usare queste aree per acquistare oggetti, riposarci o usare un sistema di viaggio rapido per spostarci da un bunker all’altro. Al fine di far salire di livello queste “fortezze” è necessario salvare i superstiti presenti in giro per la mappa, facendo fuori gli zombie che li imprigionano. A proposito, le nostre azioni ci permettono di far salire di livello il buon Frank, con la possibilità di assegnare punti abilità in base alle nostre esigenze. Possiamo infatti aumentare la vita massima, la capacità dell’inventario, la resistenza e altre abilità, dipende tutto dallo stile di gioco voluto.

Pur con una struttura delle missioni che consiste grossomodo nell’andare dal punto A al punto B compiendo determinate azioni, le abbiamo trovate varie e divertenti.

Come da tradizione, torna il sistema di crafting, qui reso più snello e immediato rispetto ai capitoli precedenti. Una volta ottenuto il relativo progetto e posseduti i materiali basi per renderlo realtà, ci basta entrare nel menu di selezione delle armi (diviso tra armi corpo a corpo, da lancio e da fuoco) e creare un nuovo e fiammante strumento di morte con la pressione del tasto A. Stesso discorso per quanto riguarda i veicoli, ci è infatti possibile combinare i pregi di due mezzi diversi avvicinandoli e premendo semplicemente un tasto. Nulla di più immediato e che non ci fa perdere tempo in macchinosi menu di pausa.

Parliamo ora degli elementi che non ci sono piaciuti durante questo intenso test di Dead Rising 4. Ci siamo spesso imbattuti in script non funzionanti o non gestiti comunque nel migliore dei modi, come in una boss fight o durante la liberazione di uno dei citati bunker. Non entriamo nel dettaglio per evitare spoiler, ma siamo stati costretti a ricaricare il checkpoint in più occasioni per far funzionare nuovamente il tutto. Non solo, anche la telecamera ci ha dato qualche grattacapo, facendo fatica a star dietro all’azione, specialmente negli spazi chiusi. Se proprio dobbiamo esser pignoli, pure le fasi di puro shooting non ci hanno del tutto soddisfatto, a causa della mira spesso imprecisa e all’assenza di un sistema di coperture ben strutturato.

Indietro
Successivo
RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.5
dead-rising-4-recensione<b>PRO</b><br> - Divertente e ignorante come pochi altri titoli.<br> - Tecnicamente valido e frame rate solido.<br> - L'assenza del fattore tempo...<br><br> <b>CONTRO</b><br> - ... che era uno degli elementi caratteristici della serie.<br> - Graficamente un po' sporco e con qualche bug.<br> - Qualche problema con gli script, la telecamera e lo shooting.