Dead Space remake: il Game Director di Assassin’s Creed Valhalla ne gestisce lo sviluppo

Dead Space Remake

Dead Space Remake sarà supervisionato e diretto da Eric Baptizat, Game Director con notevole esperienza che ha lavorato su Assassin’s Creed Valhalla, nonché su diversi altri titoli nei suoi 16 di permanenza presso Ubisoft. La conferma arriva dallo stesso Baptizat, che ha aggiornato il proprio profilo LinkedIn.

Si rumoreggiava già da tempo del fatto che l’abbandono del Game Director fosse legato a EA Motive, studio di EA che si sospettava fosse al lavoro proprio su un Dead Space. Stando al profilo LinkedIn, Baptizat è entrato a far parte di EA Motive ad aprile 2021, e questo potrebbe significare che il progetto abbia iniziato a carburare solo da qualche mese.

Si tratta in ogni caso di un grande acquisto da parte di EA Motive, che vede nuovamente un nome importante preso da Ubisoft. Ricordiamo infatti che la software house è stata fondata niente di meno che da Jade Raimond, figura chiave per la nascita del franchise di Assassin’s Creed e Watch Dogs e che, ricordiamo, ora è a capo di uno studio First Party di PlayStation Studios, vale a dire

Per quel che riguarda Baptizat, ci troviamo anche in questo caso di fronte a un curriculum di tutto rispetto. Oltre ad Assassin’s Creed Valhalla, infatti, il Game Director ha lavorato anche su Assassin’s Creed Origins, Assassin’s Creed Unity e Assassin’s Creed 4 Black Flag, in qualità di Lead Designer. Non è un caso che si trattino di tre dei capitoli più apprezzati della serie, almeno su PS4. In ogni caso, che ne pensate? Ditecelo nei commenti come sempre.

Dead Space è atteso su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X e Series S. Il gioco sarà un vero e proprio remake e vedrà modifiche sostanziali al gameplay e anche l’aggiunta di nuove ambientazioni rimosse dal gioco originale. Inoltre, la trama sarà leggermente riscritta tenendo conto dei due seguiti. Electronic Arts ha inoltre confermato che nel titolo non vedremo microtransazioni, per la gioia di tutta la community di videogiocatori.

Fonte: IGN