Durante il mese di giugno è stato svelato Death Stranding Director’s Cut, versione estesa del gioiello di Hideo Kojima. A quanto pare, però, l’eccentrico Game Director non sembra soddisfatto del nome scelto per questa versione; affermando che per la mole di lavoro che c’è dietro si può parlare più di Director’s Plus che di Director’s Cut. E non ha tutti i torti.
Come spiega Kojima sul proprio profilo Twitter prendendo in esame il mondo cinematografico (di cui è grande appassionato); una Director’s Cut altro non è che la versione di una pellicola completa di tutte le scene girate dal regista ma che, per un motivo o per un altro, sono state rimosse in fase di montaggio. L’esempio recente più famoso è la Zack Snyder’s Justice League; la quale ha visto quasi 2 ore di scene totalmente rimosse e che di fatto avevano guastato non poco il film.
“Una Director’s Cut in ambito cinematografico è un montaggio con elementi aggiuntivi a una versione abbreviata che era già stata pubblicata in precedenza e con una certa riluttanza del regista, il quale non aveva i diritti per il monaggio o semplicemente perché si era trovato a corto di tempo”, spiega Kojima.
Dunque, secondo la logica dietro la definizione del nome, questa Death Stranding: Director’s Cut altro non sarebbe che la versione definitiva di quel che doveva essere Death Stranding in origine. Il problema a monte di ciò, però, è che tutte le migliorie apportate la gioco sono avvenute dopo il lancio, spiega Kojima.
“Nel gioco, non sono stati gli elementi tagliati ad essere inclusi, bensì quelli appositamente prodotti per questa versione. Director’s (gioco di parole tra Delectable -delizioso- e Director’s?) Plus? Dunque, per quanto mi riguarda, non mi piace chiamarla “Director’s Cut”. Insomma, siete d’accordo anche voi con Hideo Kojima? Ditecelo nei commenti, come sempre.
Death Stranding Director’s Cut è atteso per PlayStation 5 il 24 settembre 2021.
Fonte: Hideo Kojima