Il successo di Death Stranding è stato fondamentale per salvare la band islandese Low Roar, di cui alcuni brani sono stati utilizzati da Kojima nella colonna sonora del gioco. A svelarlo è stato il frontman americano Ryan Karazija in una email pubblicata su Resetera.
La situazione economica della band era piuttosto precaria, al punto tale che le registrazioni dei nuovi brani venivano fatte su un laptop nella cucina di Karazija e non in uno studio di registrazione vero e proprio.
L’intervento di Sony e Kojima hanno salvato tutto. In un primo momento la band era stata contattata da Sony per ottenere i diritti del brano ‘I’ll Keep Coming‘. A nessuno era stato detto che il brano serviva come colonna sonora di Death Stranding.
Solo in un secondo momento, il 13 giugno 2016, durante la conferenza stampa PlayStation all’E3 2016 si è scoperto che serviva come base musicale del nuovo gioco di Kojima.
“Sony ci ha contattato con una criptica email offrendoci una cospicua somma di denaro per l’utilizzo del brano I’ll Keep Coming, ma non ci hanno spiegato per cosa volessero usare la canzone. Al momento ci trovavamo nella melma e così ho accettato. E poi è venuto fuori che si trattava di Death Stranding“, ha scritto Karazija nella mail.
Dopo la presentazione del primo trailer la band e Kojima hanno avuto modo di incontrarsi due volte a cena. Il frontman della band lo ha definito una persona squisita.
Chi ha giocato a fondo il gioco, avrà già avuto modo di conoscere questa storia. Infatti questo retroscena viene narrato in uno dei tantissimi documenti inseriti da Kojima nel gioco, che parlano di condivisione e di com’è nato il tutto!
Nel documento si parla anche di come dopo l’uscita del trailer, I’ll Keep Coming ha conquistato i vertici delle classifiche musicali per diverse settimane, soprattutto in patria. Davvero una storia toccante, come la trama di Death Stranding.
Fonte: Resetera