Death Stranding e il problema dei seni troppo grossi

Durante un’intervista con BBC Radio 1 Newsbeat, Hideo Kojima – storico papà di Metal Gear e attualmente al lavoro su Death Stranding – si è sbottonato ulteriormente sulla sua nuova creatura. Il termine “sbottonarsi”, mai come in questo caso, è risultato azzeccato.

L’occasione si è infatti rivelata propizia per strappare qualche altra informazione sul suo nebuloso progetto e, tra le altre cose, sulla futura caratterizzazione dei personaggi che lo popoleranno, soprattutto quelli femminili.

Kojima, dopotutto, è famoso anche per aver messo al mondo una nutrita schiera di donne forti, a volte anche mascoline, e sempre incredibilmente sexy.

The Phantom Pain, a tal proposito, è forse la summa massima di questo concetto. Lo stesso personaggio di Quiet incarna pienamente il concetto di soldatessa abile e contemporaneamente provocante, e per questo non ha mancato di attirare feroci critiche da chi – semplicemente – ha trovato il suo aspetto fisico fin troppo esagerato.

Kojima è convinto di non aver mai utilizzato la sessualità dei suoi personaggi con doppi fini – tant’è vero il vestiario di Quiet è così per una motivazione ben precisa – ma per molti, i suoi sono solo pretesti difficili da prendere sul serio.

In ogni caso, con Death Stranding, la musica dovrebbe cambiare.

“Ciò che voglio evitare è avere, come in altri giochi, personaggi con il seno grosso e nessuna storia alle spalle”, ha infatti detto.

“Quando anch’io utilizzo personaggi simili, a una prima occhiata potrebbe quasi sembrare che non mi discosto troppo dagli stereotipi che attacco, ma poi il loro background finisce sempre per smentire il tutto. Per il prossimo gioco, però, utilizzerò un approccio diverso”.

“Vogliamo che Death Stranding risulti familiare alla stragrande maggioranza dei giocatori ma che, scavando più a fondo, regali tantissime sorprese. Abbiamo per le mani un gioco diverso da qualunque altra cosa esistente. Anche i gruppi musicali più famosi, dopotutto, amano il rischio”.

“Cambiano costantemente stile rispetto agli album precedenti, si adattano, si evolvono nel corso delle varie epoche. Magari potranno perdere dei fan per strada, ma ne acquistano continuamente di nuovi. Questo è l’obiettivo di Death Stranding”.