Diablo Immortal: verso il ban in Cina per una presa in giro al presidente Xi Jinping

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Diablo Immortal sta facendo parlare di sé per le sue meccaniche gatcha molto esose e sprovvisti di un pity che assicuri delle ricompense garantite a fronte di un importante investimento. Il titolo avrebbe dovuto debuttare nel mercato cinese questo 23 giugno. Tuttavia l’uscita in Cina sembra essere stata rimandata. Si vocifera adirittura di una cancellazione.

NetEase ha affermato che il rinvio è dovuto a una serie di problemi tecnici che influivano sulle prestazioni di gioco. Secondo altre fonti, le motivazioni vanno ricercate in un “incidente diplomatico” avvenuto su Weibo (social network cinese simile a Twitter e Facebook). Lì pare sia apparso un post pubblicato dall’account ufficiale di Diablo Immortal, il cui contenuto avrebbe preso di mira il presidente cinese Xi Jinping.

Il post pare recitasse: “Perchè l’orso (Winnie) non è ancora fuori dall’ufficio?”. All’apparenza un messaggio innocuo, almeno nel nostro contesto culturale dove passerebbe inosservato. Ma non in Cina. In Cina questo messaggio acquisisce un significato completamente diverso.

Il presidente cinese Xi Jinping è stato spesso accostato a Winnie The Pooh, il simpatico orsetto della Disney, con intento parodistico. In Cina, quindi, è letteralmente vietato pubblicare foto o nome dell’orsetto giallo. Inoltre, la parola “orso” in cinese viene utilizzata per descrivere l’incompetenza o la codardia, un po’ come noi usiamo i termini “capra” o “coniglio” che associamo a persone spesso incompetenti o codarde.

Pare che i provvedimenti siano stati immediati. L’account Weibo di Diablo Immortal risulta al momento bloccato. Impossibilitato a pubblicare qualsivoglia contenuto. Il messaggio ‘incriminato’, come riferisce un utente cinese fan di Diablo su Reddit, a quanto pare è stato pubblicato da un membro del team marketing del titolo Blizzard. La frase che vi abbiamo riportato la si può tradurre in un “quand’è che l’orso cadrà dal suo posto?”, insomma una non troppo velata frecciatina sul voler vedere il presidente fuori dai giochi politici cinesi.

Lo stop potrebbe durare fino a 3 anni durante i quali NetEase non potrà pubblicare giochi in territorio cinese. Il fermo potrebbe estendersi anche a Diablo 4, Overwatch 2 e WoW Dragonflight. Blizzard potrebbe essere costretta a cambiare il suo partner sul territorio.

Non ci resta che attendere e vedere come la situazione, estremamente delicata, si evolverà.

E voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.

Fonte: gamerant