“…Ma con l’amicizia tra di noi, ragazzi veri e digimon, libereremo DIGIWORLD!” Finalmente ci siamo! Digimon Survive è realtà. Dopo tanti rinvii dovuti alla pandemia, oggi ci troviamo a giocare sulla nostra Xbox Series X questo titolo tanto atteso dai fan. Bandai Namco ha osato parecchio con questo titolo, trasformando Digimon Survive in un GDR misto a Visual Novel, finendo però per dividere internet in due parti. Effettivamente la pubblicità non è stata moltissima e non a tutti era chiaro questo particolare miscuglio. Proprio per questo eravamo curiosissimi di provarlo in prima persona.
Digimon Survive si presenta come una nuovissima avventura che vede come protagonisti un gruppo di adolescenti che si perderanno durante un campeggio con la scuola. Questi ragazzi saranno poi catapultati in uno strano mondo abitato da mostri temibili e costellato di altrettanti pericoli. In poche parole, vi diamo nuovamente il benvenuto in una fantastica e pericolosa avventura, dove dovremmo prendere decisioni difficili che avranno un grande impatto sia sulla storia che sul finale. Sì, i finali sono piu di uno. Grazie al New Game Plus, potremmo nuovamente ripercorrere i nostri passi cercando di sbloccare run e finali differenti. Attenzione, se pensate di poter paragonare la serie animata a questo Digimon Survive, dispiace dirlo, ma il gioco sfrutta toni nettamente più maturi.
Takuma e i suoi amici non solo si ritroveranno in questo mondo parallelo, con pericoli più reali che mai, ma qui i digimon non si faranno neanche scrupoli a uccidere gli esseri umani. La trama è ovviamente un grande mistero, soprattutto all’inizio, ma proseguire svelerà lentamente la natura del collegamento tra il nostro Mondo e quello dei Digimon. Faremo incontri sia nuovi che vecchi, come Agumon, il digimon che da bambini apprezzavamo tanto, o anche Gomamon. Sì, sono proprio i personaggi della primissima serie animata, e rivederli ci ha fatto scendere una lacrimuccia. Durante il nostro viaggio incontreremo più di cento digimon, all’infuori di quelli dei nostri personaggi principali. Per reclutarli, dovremmo interrogarli sui loro interessi durante le battaglie.
La trama di per sé è molto, molto matura, e non sarà raro ritrovarsi in uno stato di inquietudine, paura o ansia. Un punto a favore del gioco, sicuramente. Ma chiaramente parliamo di una visual novel, dove la narrazione è fondamentale ma anche molto lenta, e proprio per questo dipenderà dai vostri gusti quanto possa piacervi o meno. Il genere di per sé deve piacere, ovviamente, e chi è poco avvezzo potrà amarlo tanto quanto odiarlo completamente. Proseguire nella trama non è per niente difficile: basterà scegliere con cautela le risposte nei dialoghi o interagire con l’ambiente e i personaggi principali. Come detto già prima, le scelte influenzeranno non solo gli eventi successivi, ma anche la fiducia dei compagni nei riguardi del protagonista.
Anche qui, facciamo sempre attenzione perché nei finali determineremo o meno la sopravvivenza dei personaggi. Il dialogo influisce sul Karma: il rapporto che stabiliremo tra Takuma e Agumon potrà avere anche dei riscontri sulle trasformazioni del digimon stesso. In poche parole, Agumon, in base al karma, potrà sbloccare una delle tre possibili trasformazioni. Il nostro adorato mostricciattolo è diventato Greymon, vero, quando in realtà poteva essere anche Tyrannomon o Tuskmon. Un’interessante effetto farfalla, con un sistema di karma che fa guadagnare punti al fattore rigiocabilità. Le possibilità son tante, e i percorsi da sbloccare altrettanti. Il sistema di combattimento è forse la pecca principale di questo Digimon Survive; più che altro, parliamo di meccaniche molto semplificate.
Finire in Game Over è difficile, se non magari con qualche Boss Fight. Quando si avvia una battaglia, sul campo appariranno il nostro compagno e il nemico e si potranno affrontare spostandosi su una scacchiera (immaginate Fire Emblem) dove il posizionamento è chiaramente importante. I propri mostriciattoli potranno parlare, durante il combattimento, col proprio partner per ottenere potenziamenti o evolversi. Ogni Digimon ha i propri parametri, quindi sale di livello, trasporta oggetti che potranno influire sulle statistiche, ha debolezze, skill e così via, come in un qualsiasi GDR. Ma siamo sempre punto e a capo: questa volontà di unire visual novel e GDR del voler inserire visual novel e GDR in uno stesso e unico gioco, lo rende un acquisto pericoloso, soprattutto se a scatola chiusa. Con una pubblicità più chiara, forse avremmo avuto anche qualche lamentela in meno.
La parte GDR, poi, è così sottile che se non ci fosse affatto stata non sarebbe neanche cambiato molto. La storia, dal tanto suo, traina però tutto il complesso. In conclusione, non possiamo dire di esserci trovati a bocca asciutta. Per i fan può essere un ritorno alla terra dei digimon, quindi un tuffo nei ricordi della loro infanzia. Il gioco di per sé è comunque particolare, possiede toni maturi e inaspettati.