Dopo averlo provato in anteprima presso gli uffici di Koch Media, la versione finale di Dragon Quest Builders è finalmente nelle nostre mani. Nell’attesa dell’uscita ufficiale nei negozi, vi proponiamo la nostra recensione della versione PlayStation 4.
Un Dragon Quest… alternativo!
Come già evidenziato durante il nostro primo test, la trama di Dragon Quest Builders segue gli eventi del primo capitolo della saga per NES, uscito nel lontano 1986. O meglio, si basa su un finale alternativo, sul cosa sarebbe successo se l’eroe avesse accettato un’accattivante offerta da Dragonlord, il cattivo di turno.
Il malvagio signore del male, implorando pietà, offre infatti al protagonista il controllo di metà pianeta. Dopo aver detto di sì alla proposta, il protagonista viene ucciso a tradimento, lasciando l’intero mondo sotto il dominio di Dragonlord. La palla passa nelle mani di un nuovo eroe, avente il compito di ricostruire il mondo e riportare il regno di Alefgard ai fasti di un tempo.
La trama di Dragon Quest Builders segue gli eventi del primo capitolo della saga.
Non potendovi rivelare altri dettagli sulla trama, possiamo però dirvi che, pur essendo un mero pretesto per farci correre a destra e a manca, la storia di Dragon Quest Builders ci ha tenuti incollati allo schermo per parecchio tempo. Vi basti sapere che durante il test di due ore avvenuto negli uffici di Koch Media, abbiamo solo raschiato la superficie di questo interessante titolo.
Nella prossima pagina entreremo nel dettaglio del gioco, esaminandone il gameplay e gli elementi che lo distinguono dal celeberrimo Minecraft.