Dopo averlo provato in anteprima presso gli uffici di Koch Media, la versione finale di Dragon Quest Builders è finalmente nelle nostre mani. Nell’attesa dell’uscita ufficiale nei negozi, vi proponiamo la nostra recensione della versione PlayStation 4.
Crafting e sopravvivenza
Le meccaniche di base che sorreggono il gameplay di Dragon Quest Builders sono piuttosto classiche e possiamo prendere proprio Minecraft come riferimento. Eccezion fatta per la visuale, che in questo caso è una via di mezzo tra la terza persona e un’inquadratura a volo d’uccello, gli amanti del gioco di Mojang si troveranno sicuramente a proprio agio con questo atipico Dragon Quest.
Il raccoglimento delle risorse e la creazione di nuovi oggetti tramite il crafting è fondamentale e funziona grossomodo come ci si aspetta. Ogni volta che troviamo un nuovo materiale, ci viene notificato cosa possiamo ricavarne. Alcuni oggetti possono essere creati con i classici tavoli da lavoro, altri usando la fucina, mentre il cibo può ovviamente essere cucinato sul girarrosto.
Gli amanti del gioco di Mojang si troveranno sicuramente a proprio agio con questo atipico Dragon Quest.
L’altro elemento che sorregge il gameplay è la sopravvivenza, gestita attraverso due indicatori a video. In primis, la barra dell’energia determina naturalmente i danni che il nostro personaggio può subire prima di morire e lasciare in terra parte dell’inventario. Essendo il gioco dipendente da un ciclo giorno-notte, questo indicatore può essere anche ricaricato dormendo. Il secondo valore indica la fame, da tenere carico il più possibile consumando cibi più o meno nutrienti.
In fase di anteprima avevamo evidenziato un limite inerente al sistema di controllo, difetto che confermiamo anche per quanto concerne la versione finale del titolo. I controlli risultano infatti piuttosto macchinosi, specialmente nei riguardi della disposizione dei pulsanti, assolutamente non programmabili a scelta. Pur essendo come sempre una questione di mera abitudine, ogni volta è un “trauma” utilizzare X per aprire l’inventario, tasto che serve anche per l’interazione con oggetti e personaggi. Un altro aspetto che vogliamo sottolineare è l’assenza di qualsivoglia modalità multiplayer, nulla di grave ma in tanti potrebbero sentirne la mancanza.